Mario Draghi: “L’Italia richiesta come garante da Russia e Ucraina”

Mario Draghi ha annunciato alla stampa estera che l'Italia è stata scelta come garante tra la Russia e l'Ucraina.

di Redazione Blitz
Pubblicato il 31 Marzo 2022 - 20:42 OLTRE 6 MESI FA
Mario Draghi: "L'Italia richiesta come garante da Russia e Ucraina"

Mario Draghi: “L’Italia richiesta come garante da Russia e Ucraina” (foto Ansa)

Mario Draghi ha fatto sapere che l’Italia è stata richiesta come garante da Russia e Ucraina. Quindi il nostro Paese potrebbe giocare un ruolo di primaria importanza nel cammino verso la pace. 

Mario Draghi alla stampa estera: “Fine della guerra? Intanto è stato aperto il corridoio di Mariupol…”

“Le condizioni” da parte di Putin per un cessate il fuoco “non sono mature ma è stato aperto poi il corridoio di Mariupol che è la notizia che avete visto oggi”.

Lo dice Mario Draghi durante l’incontro con la stampa estera riferendo del colloquio con il capo del Cremlino.

“Ho espresso la mia convizione – ha aggiunto – che per risolvere nodi cruciali serve un incontro con Zelensky che lo sta chiedendo dall’inizio. E Putin mi ha risposto che tempi non maturi. Uno dei punti di Putin è che ci sia piccoli passi avanti nei negoziati”.

Mario Draghi e il ruolo dell’Italia: “Siamo stati richiesti come garanti tra Russia e Ucraina”

Il premier ha spiegato che l’Italia è stata “richiesta come garante da Russia e Ucraina per l’attuazione di eventuali clausole negoziali”.

“In effetti – ha osservato il premier – le posizioni delle due parti si sono un po’ avvicinate”, ma sono “cauto perchè c’è ancora molto scetticismo”. “Tutti desideriamo vedere uno spiraglio di luce”. “Le sanzioni funzionano, alla pace si arriva se l’Ucraina si difende, altrimenti non si arriva alla pace”, ha aggiunto. “In tutto questo ho riaffermato la disponibilità dell’Italia” a collaborare per costruire un percorso di pace “che è stata accolta e la telefonata si è conclusa con l’intenzione di mantenersi in contatto”.

“Se Putin ha cambiato atteggiamento da quando è iniziata la guerra? La risposta è complessa. Credo di aver notato un cambiamento, ma sono cauto nell’interpretazione” di questi “segni perché la situazione è in evoluzione. Credo di aver notato un cambiamento nei toni, ma non potrei dire se sia vero, in una telefonata di 40 minuti è difficile capire”. Ad un giornalista che gli ha chiesto se durante la chiamata di ieri Putin gli sia sembrato non bene informato ha risposto: “Non si capisce da una telefonata”.