Marisa Pireddu uccisa con 40 coltellate. Per il marito il coronavirus è un complotto Marisa Pireddu uccisa con 40 coltellate. Per il marito il coronavirus è un complotto

Marisa Pireddu uccisa con 40 coltellate. Per il marito il coronavirus è un complotto

CAGLIARI – L’Agi riporta le indiscrezioni della stampa locale, secondo cui Giovanni Murtas sarebbe stato convinto che il coronavirus fosse solo un complotto.

Giovanni Murtas, 57 anni, è stato arrestato martedì notte perché accusato di aver ucciso la moglie Marisa Pireddu, al culmine di una lite nella loro casa a Serramanna, in Sardegna.

All’uomo è contestato il reato di omicidio pluriaggravato con l’aggravante della crudeltà: secondo l’accusa avrebbe inferto 40 coltellate in tutto il corpo alla moglie, compagna di una vita e madre del loro figlio di 29 anni. 

L’arma del delitto, trovata dai carabinieri, è un coltello, più simile a un pugnale, che il sospetto uxoricida, falegname disoccupato che viveva del lavoro di giardiniere a chiamata, si sarebbe costruito da sé, sempre secondo l’accusa riportata dall’Agi.

Riferisce l’Agi che l’uomo, stressato dalle restrizioni anti-pandemia, fosse convinto che il Covid-19 fosse solo un complotto.

Giovanni Murtas, che dopo l’omicidio ha tentato il suicidio con tre coltellate al petto, si trova attualmente ricoverato in prognosi riservata all’ospedale Brotzu di Cagliari, dove martedì sera dopo le 18.30 è arrivato in fin di vita per un’emorragia interna, sull’elicottero del 118.

Nella notte, poco prima dell’arresto formalizzato dai carabinieri della compagnia di Sanluri, Murtas è stato sottoposto a un intervento chirurgico al torace: la prima coltellata che si è autoinferto ha sfiorato il cuore. La prognosi è riservata.

I vicini che ieri hanno dato l’allarme l’hanno visto affacciarsi alla finestra, insanguinato, e gridare: “Non posso vivere senza di lei“.

Non è ancora chiaro cosa abbia scatenato la furia dell’uomo. Il delitto è avvenuto in assenza del figlio, quando i due coniugi erano soli in casa.

Dalle testimonianze finora raccolte dagli investigatori, non risulta che i litigi fra i due fossero frequenti. Sembra che la coppia risentisse di problemi economici.

È certo, invece, che l’uomo mal sopportasse le restrizioni imposte dall’emergenza Covid-19. I carabinieri l’avevano fermato più volte in giro, durante le settimane di lockdown totale, e invitato a tornare a casa.

Ma lui insisteva nel voler restare fuori, protestava, sosteneva di aver bisogno di camminare e si diceva convinto che l’epidemia di coronavirus fosse solo un complotto.

Almeno una volta Murtas è stato anche multato per violazione delle misure dettate dall’emergenza sanitaria.

In un contesto di forte stress e probabilmente di un forte squilibrio non riconosciuto – comunque non sufficiente a spiegare la ferocia del femminicidio – martedì sera l’uomo si sarebbe accanito sulla moglie con 40 coltellate.

Il corpo della donna è stato trovato dai carabinieri steso sul letto della camera coniugale. Murtas era accanto a lei, agonizzante: si era gravemente ferito con tre coltellate nel tentativo di togliersi la vita.

Domani, 7 maggio, è prevista l’autopsia sul corpo della moglie. (Fonte: Agi).

Gestione cookie