Marmolada, gli esperti: i ghiacciai più a rischio sono quelli sotto i 3500 metri. Ecco quali sono

Cosa bisogna fare per evitare in futuro tragedie simili a quella avvenuta sulla Marmolada? Prima di tutto bisogna sapere quali e dove sono i ghiacciai più a rischio.

“Tutti i ghiacciai sono in una fase di ritiro e questo è verso soprattutto per quelli che si trovano alle quote più basse, sotto i 3.500 metri, più sensibili all’innalzamento della temperatura”, ha spiegato all’agenzia Ansa il glaciologo Massimo Frezzotti, dell’Università Roma Tre.

La mappa dei ghiacciai sotto i 3.500 metri

I ghiacciai che si trovano sotto questa quota sono numerosi. Il ghiacciaio della Marmolada, quota 3,343 metri, rientra in pieno in questa categoria.

Sempre sul versante orientale delle Alpi, una delle mete turistiche più popolari è il ghiacciaio dell’Adamello, nella Val Camonica. E’ il più grande delle Alpi italiane e si trova a una quota compresa fra 3.530 e 2.550 metri.

Sempre in Trentino, una delle vette delle Pale di San Martino ospita il ghiacciaio della Fradusta, a quota 2.939 metri, da anni sorvegliato speciale per il suo progressivo ritiro.

Nel gruppo dell’Ortles si trova in una quota a rischio (3.067) metri anche il ghiacciaio del Careser, e vicino al Passo del Tonale c’è il ghiacciaio Presena (a una quota compresa fra 2.700 e 3.000 metri).

Spostandosi in Lombardia, fra i ghiacciai più fragili e più frequentati c’è quello di Forni, in Valtellina (circa 3.000 metri).

Il ghiacciaio del Belvedere sul Monte Rosa

Andando verso Est, in Piemonte il Monte Rosa ospita il ghiacciaio del Belvedere, che nasce a quota 4.400 per scendere fino a 1.800 metri, e che circa 20 anni fa ha cominciato a dare origine periodicamente a un piccolo lago.

Per i glaciologi il Belvedere è uno degli esempi più eloquenti di come stiano accelerando i cambiamenti geologici e idrologici in alcuni ghiacciai. Danno segni di instabilità anche i ghiacciai di Bors e quello delle Vigne.

Sono fragili anche alcuni dei numerosi e celebri ghiacciai della Valle d’Aosta, a partire dal più frequentato dai turisti, quello del Monte Bianco, che alla quota di 2.400 metri confluisce nel ghiacciaio del Miage.

Sempre sul massiccio del Monte Bianco, il ghiacciaio della Brenva si trova a soli 1.700 metri di quota e quello del Brouillard, che scende fino a 2.000 metri, è noto per i suoi crepacci.

E’ celebre fra gli escursionisti anche il ghiacciaio del Freney, che ha il suo punto più basso a 2.335 metri. Nel massiccio del Gran Paradiso, nella Val di Cogne, ai piedi della Cresta Paganini scende il ghiacciaio del Coupé de Money (3.440 metri).

 

Gestione cookie