Marmolada, si temono esplosioni di bombe risalenti alla guerra. Installati radar che monitorano i movimenti del massiccio

Sono stati installati anche dei radar per monitorare i movimenti della montagna. Soccorritori invitano ad agire con prudenza perché si tratta di un’area in cui c’è stata una guerra.

di Redazione Blitz
Pubblicato il 5 Luglio 2022 - 15:26 OLTRE 6 MESI FA
marmolada bombe guerra

Marmolada, si temono esplosioni di bombe risalenti alla guerra. Installati radar che monitorano i movimenti del massiccio (foto ANSA)

Sono riprese questa mattina sulla Marmolada le ricerche dei dispersi nella frana di domenica. Al momento sono ancora 8. Si utilizzano quattro droni, due nella parte alta e due nella parte medio-bassa del seracco precipitato. La base delle squadre e dei comandi dei droni sono al Rifugio Capanna Ghiacciaio, la struttura che è stata sfiorata dalla valanga.

Marmolada, l’allarme dei soccorritori: “Rischio di esplosione di bombe della grande guerra”

Fausto Zambelli, assistente di volo del nucleo elicotteri della Provincia di Trento, ha spiegato ai giornalisti sul posto che sono stati individuati alcuni indumenti, non si sa per il momento se riconducibili alle vittime del disastro della Marmolada o a reperti precedenti. Si vedrà ora come recuperare questi reperti e valutare se sono delle vittime o se appartengono a escursioni storiche del passato.

“Dobbiamo recuperare il recuperabile finché c’è speranza, poi si vedrà”, ha detto Zambelli a Fanpage presente sul posto. “Sicuramente per tutta la settimana andranno avanti le ricerche coi droni, giorno e notte, saranno sempre attivi, poi dopo quella fase si valuterà la tenuta per una eventuale bonifica”, ha aggiunto spiegando che è necessario agire con prudenza perché si tratta di un’area in cui c’è stata una guerra.

“Bisogna agire con prudenza perché in quell’area c’è stata una guerra, c’è il rischio di trovare ordigni della Prima Guerra Mondiale. Serve cautela, le bombe sono pericolose”, le parole del vigile del fuoco del reparto Volo.

Installati dei radar per monitorare i movimenti della montagna

Inoltre oggi sono arrivati anche tecnici specializzati in frane che installeranno particolari radar in grado di vedere movimenti come valanghe e frane. Tra questi, Nicola Casagi, professore di geologia applicata dell’Università di Firenze, che sempre a Fanpage ha spiegato la situazione.

“Sono stato chiamato qui dalla Protezione civile per installare della strumentazione per verificare i movimenti in atto nella zona alta in cui si è verificato il distacco – ha spiegato l’esperto -. Installeremo radar di diverso tipo che permettono di monitorare ad altissima precisione i movimenti del terreno, del ghiaccio e della neve stando a distanza di sicurezza e senza dover mettere sensori sul posto”.

Saranno installate varie tipologie di radar necessari dunque per captare i movimenti rapidi tipici delle valanghe e per sorvegliare quelli più lenti tipici delle frane. “Questo ci permette di capire, è come fare una tac per una diagnosi rapida ma molto accurata di quello che è successo, per approfondire anche le cause e anche per tenere sotto monitoraggio la zona dato che sono in corso operazioni di ricerche e recupero”, ha concluso.