Marò, Terzi: "Negoziato e appoggio della comunità internazionale"

ROMA – ''La nostra linea non e' cambiata, abbiamo mostrato fermezza sin dall'inizio con l'India, sempre cercando di non esacerbare i toni per non compromettere una situazione gia' delicatissima. Ma il procedimento contro gli italiani e' illegale''. Lo afferma il ministro degli Esteri, Giulio Terzi di Sant'Agata, intervistato dal Messaggero sulla vicenda dei maro' italiani detenuti in India.

''La strategia e' quella di un rapporto con le autorita' indiane molto fermo nell'affermazione di principi assolutamente irrinunciabili per il nostro Paese – aggiunge il ministro – quello di sovranita', che deve tutelare gli organi dello Stato operanti all'estero, quello della giurisdizione, della bandiera nazionale in acque internazionali e il principio della collaborazione nella lotta alla pirateria''.

Per il capo della Farnesina, ''il fatto che siano in una struttura carceraria, pur tutelati da garanzie che abbiamo ottenuto faticosamente, richiede altri passi e altri tipi di interventi, che stiamo facendo sul piano della comunicazione pubblica, sul piano dell'azione diplomatica e anche in modo riservato per ottenere alcuni obiettivi immediati. L'ambiente nel quale ci muoviamo e', lo sapevano sin dall'inizio, a noi molto sfavorevole''.

A questo punto della trattativa, per Terzi, ''serve il negoziato, con il sostegno di una comunita' internazionale che appoggia gli stessi principi fondamentali''.

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