Marocchino morto a Ferrara: agonia ripresa da telecamere

Le ultime ore della vita di Sahid, il giovane magrebino trovato agonizzante domenica mattina lungo il ciglio di una strada periferica a Ferrara, sono state riprese dalla telecamera a circuito chiuso di una delle tante ditte della zona della piccola e media industria.

Sono le 5 del mattino. Il giovane, barcollante e con i soli slip addosso, si appoggia un attimo a un palo, con un gesto sembra chiedere aiuto alle auto che passano senza fermarsi, poi crolla a terra. Da qui, hanno appurato gli inquirenti, si trascina sull’asfalto per altri 70 metri, procurandosi profonde abrasioni alle ginocchia, e resta immobile al freddo per altre tre ore, quando sarà trovato da una guardia giurata.

In mattinata sono stati ritrovati anche i vestiti del ragazzo, in un canale poco distante: è molto probabile che Sahid abbia perso l’equilibrio, sia caduto nel fossato e si sia poi tolto gli abiti bagnati, restando nudo nel gelo della notte. Tutti elementi che rafforzano l’ipotesi del malore.

Fin da subito gli inquirenti avevano escluso la pista dell’omicidio: il fascicolo dell’inchiesta è classificato come «atti relativi» e al momento non ci sono indagati nè ipotesi di reato. La squadra mobile in queste ore sta ascoltando i coinquilini e gli amici del ragazzo (che non aveva precedenti a parte qualche guaio con la Bossi-Fini) per ricostruire le sue ultime ore. A qualcuno aveva confidato di volere passare il sabato a divertirsi, a trascorrere – come era solito dire – «una seratona».

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