Marta Novello è sveglia e ha visto i genitori: era stata accoltellata mentre faceva jogging

di Alberto Francavilla
Pubblicato il 25 Marzo 2021 - 09:23 OLTRE 6 MESI FA
Marta Novello è sveglia e ha visto i genitori: era stata accoltellata mentre faceva jogging

Marta Novello è sveglia e ha visto i genitori: era stata accoltellata mentre faceva jogging (Foto Ansa)

Marta Novello è sveglia, cosciente e ha voluto parlare con i genitori, che ha visto in ospedale. La ragazza è ricoverata all’ospedale Ca’ Foncello di Treviso. Ed è una buona notizia visto che la 26enne era stata accoltellata con 20 fendenti da un 15enne in bicicletta. Quindi si temeva per la sua vita.

Marta stava facendo jogging lungo via Marignana, una lunga strada alberata di Marocco di Mogliano fiancheggiata da monumentali ville venete e cascine di campagna. Ad un certo punto è stata assalita alle spalle e ridotta in gravi condizioni. Venerdì il suo aggressore sarà sottoposto a interrogatorio di garanzia per la convalida dell’arresto per tentato omicidio.

Marta Novello accoltellata mentre fa jogging: cosa ha spinto il quindicenne?

Che cosa abbia spinto il ragazzino a uscire da casa con un coltello da cucina, salire in bicicletta, seguire Marta Novello per varie decine di metri durante la sua corsa e poi colpirla alle spalle, resta ancora un mistero. La pista privilegiata dai Carabinieri rimane quella della rapina.

Ma gli interrogativi sul perchè l’adolescente si sia avventato con tanta rabbia su Marta rimangono senza risposta. Il primo a nutrire dubbi è il legale del giovane. “Quale che sia il movente e l’evento scatenante le modalità e le circostanze dell’azione fanno pensare ad un disagio, ad un disturbo profondo che andrà indagato”. Non è ancora chiaro se i due si conoscessero. E neppure che cosa può aver spinto l’adolescente a sorprendere la giovane alle spalle. Accanendosi più e più volte con la lama sul suo corpo.

Marta Novello come sta? Le condizioni di salute

Dopo un primo intervento chirurgico ai polmoni lacerati, Marta Novello ne ha subito un secondo per recuperare un tendine della mano, lesionato da un fendente. Nell’annunciare di non voler rilasciare altre dichiarazioni prima dell’udienza di convalida, Scussat ripete che nel gesto “vi sono aspetti di atipicità che sfuggono all’ordinarietà”.

Nel colloquio avvenuto presso il centro di prima accoglienza del carcere di Treviso dove il ragazzo è stato portato, il legale gli ha consigliato “di prendersi del tempo per riflettere ed elaborare l’accaduto”. “Analoga riflessione farò io – continua – sul riferito e il percepito”. Davanti alla drammaticità dei fatti, conclude il legale, la famiglia dello stesso 15enne “è scossa, chiusa nel suo dolore, ed esprime viva preoccupazione per le condizioni di salute di Marta e vicinanza ai suoi familiari”.