MILANO – Martina Levato è stata condannata a 16 anni di carcere per le aggressioni con l’acido nel quale anche Pietro Barbini e Stefano Savi sono rimasti sfigurati. Andrea Magnani, il suo presunto complice, è stato invece condannato a 9 anni e 4 mesi di prigione. Le due condanne sono state emesse il 13 gennaio dal gup di Milano Roberto Arnaldi, che ha riconosciuto la natura di “banda dell’acido” per la Levato, Magnani e Alexander Boettcher, amante di lei. Il giudice ha poi disposto un risarcimento da 2 milioni di euro alle vittime delle aggressioni.
“Lanciavo acido perché mi faceva provare un senso di liberazione“, aveva detto Martina lo scorso 13 novembre proprio al gup Arnaldi raccontando le aggressioni perpetrare. Ora però il lancio dell’acido le ha tolto la sicurezza in se stessa e la libertà e alla lettura della sentenza piange lacrime amare.
La condanna a 16 anni di carcere si aggiunge così a quella già inflitta di 14 anni di reclusione per l’aggressione con acido a Barbini, processo in cui è stato condannato anche il suo amante Alexander Boettcher. Entrambi sono stati condannati per aver sfigurato Barbini con processo con rito abbreviato e per entrambi la condanna è di 14 anni di reclusione.
La mattina di mercoledì 13 gennaio sono invece arrivate le condanne per le altre aggressioni con l’acido sia per l’ex studentessa bocconiana che per il suo presunto complice, condanne emesse dopo un processo con rito abbreviato. Boettcher, l’amante di Martina, dopo la condanna per l’aggressione a Barbini, è ora a processo con rito ordinario per gli altri episodi di aggressione.
Marcello Musso, pm di Milano che aveva chiesto per la Levato una condanna a 20 anni di carcere, dopo la lettura della sentenza in aula ha commentato:
“E’ stata riconosciuta la banda dell’acido e quindi c’è soddisfazione da parte della procura anche se la pena comminata dal gup è inferiore rispetto alla richiesta”.
Soddisfazione è stata poi espressa dalle vittime e dai loro familiari. Alberto Savi, padre di Stefano che venne sfigurato con l’acido nel novembre 2014, ha commentato:
“Siamo molto soddisfatti perché è stato dato un volto agli aggressori di mio figlio e Stefano era molto emozionato dopo le condanne. E’ un primo risultato ottenuto, siamo al 50%”,
ha concluso sottolineando di essere in attesa della sentenza per le accuse rivolte a Boettcher. Intanto però per Savi e per Barbini il giudice ha disposto anche un risarcimento da 1 milione di euro ciascuno.
Inoltre, il gup ha riconosciuto una provvisionale di 100 mila euro anche per i familiari di Barbini e un’altra da 100 mila euro per la famiglia di Savi, rappresentata dal legale Benedetta Maggioni. In più, una provvisionale da 50 mila euro per Giuliano Carparelli, che subì un tentativo di aggressione e che è rappresentato dal legale Chiara Graffer. Altri 50 mila euro di provvisionale per Antonio Margarito, rappresentato dall’avvocato Roberto Parente, che avrebbe subito un tentativo di evirazione da parte di Martina. A seguire due breve interviste ad Alessandra Guarini.