ROMA – “Le mascherine chirurgiche sono irreperibili o quasi nelle farmacie”.
Lo riferisce all’AGI il segretario nazionale di Federfarma, Roberto Tobia.
“Circa 3 milioni sono in distribuzione tra Roma, Milano e Torino, un numero insufficiente per far fronte al fabbisogno” spiega.
“Al Sud non ce ne sono proprio ed è davvero assurdo considerato che siamo ormai entrati nella Fase 2″ prosegue Tobia che parla di promesse non mantenute.
“Non c’è alcuna traccia delle 12 milioni di mascherine a settimana promesse – sostiene – e non abbiamo alcuna notizia della produzione che sarebbe invece dovuta partire a fine mese”.
Le farmacie italiane sono quindi impossibilitate a mettere a disposizione del pubblico le mascherine chirurgiche, oggetto dell’ordinanza introdotta dal Governo, al costo di 0,61 centesimi.
“Mediamente ogni farmacia italiana riceve 80-90 mascherine che finiscono in un batter di ciglia” continua Tobia. In alcune farmacie non arrivano proprio.
“Nella mia farmacia – racconta ad AGI Andrea Cicconetti, segretario di Federfarma Roma e titolare di una farmacia ad Anzio – oggi ne sono arrivate 30 e sono finite nel giro di un quarto d’ora”.
Federfarma, quindi, si dice preoccupata della situazione.
“Noi farmacisti veniamo accusati di nasconderle, quando in realtà nelle nostre farmacie non arrivano proprio o ne arrivano talmente poche da finire subito.
Noi – conclude il segretario nazionale Tobia – ribadiamo la nostra disponibilità per garantire al pubblico un’adeguata fornitura”. (fonte AGI)
Mancano anche guanti e alcol
“Oltre alle mascherine, c’è una fortissima carenza di guanti e di alcol per disinfettare. Sono introvabili nelle farmacie italiane” dice sempre Roberto Tobia.
“Il prezzo dei guanti, in lattice o nitrile, si è triplicato o quadruplicato negli ultimi mesi dopo l’emergenza Covid-19”.
Questo, prosegue, “deriva dall’altissimo costo di acquisto pagato dalla farmacia ai fornitori, per il fatto che le materie prime sono aumentate, la richiesta si è moltiplicata per mille e le giacenze di magazzino sono ormai finite”.
Lo stesso avviene per l’alcol denaturato, su cui c’è stato un boom di richieste per la pulizia e la disinfezione delle superfici.
“Da quanto segnalano i responsabili Federfarma regionali, manca ai grossisti e di conseguenza alle farmacie.
Qualcosa ogni tanto arriva, – conclude Tobia – ma è lontanissimo dal soddisfare il fabbisogno della popolazione”. (fonti AGI, ANSA)