MASSA – Due manifestanti feriti e sottoposti a fermo. E’ l’esito di uno scontro tra le forze della polizia e un gruppo di manifestanti anti-Salvini durante un comizio del leader leghista a Massa. Ieri il leader della Lega era stato raggiunto da uno sputo in Umbria e si era sfogato attaccando il premier e il ministro dell’Interno. In mattinata Angelino Alfano aveva detto che avrebbe fatto di tutto per consentire a Salvini di parlare.
A Massa ci sono stati scontri tra i manifestanti di sinistra che contestano il leader della Lega e le forze dell’ordine. I partecipanti alla protesta hanno sfondato il picchetto delle forze dell’ordine che hanno reagito con manganellate. Due manifestanti sono rimasti feriti, trasportati in ospedale e sottosti a fermo. Il comizio di Salvini è intanto cominciato. Il comizio di Salvini è durato meno di mezz’ora. Durante gli scontri, dall’altra parte della piazza, Salvini ha smesso di parlare. Poi è salito in macchina, probabilmente prima del previsto, per evitare ulteriori incidenti. Nonostante il leader della Lega abbia già lasciato Massa, i manifestanti continuano a presidiare il luogo degli scontri. Sono state circa 300 le persone che hanno partecipato alla manifestazione contro Salvini a Massa dalla quale poi si è staccato un gruppo coinvolto negli scontri. Nella fase iniziale alla protesta avevano preso parte varie realtà: militanti di sinistra, centri sociali di Massa e Carrara, Carc, anarchici di Carrara e associazioni politico culturali antifasciste. Tra i presenti tanti studenti e anche qualche consigliere comunale.
L’auto su cui si sposta Salvini a Viareggio è stata accerchiata da contestatori e colpita con pugni dopo che il politico leghista aveva interrotto la visita al mercato centrale perchè alcuni lo contestavano in mezzo alla gente. L’auto, andando in direzione della Passeggiata dove era previsto un comizio pubblico, è stata inseguita a piedi e con altri mezzi dagli stessi contestatori. Ad un certo punto l’autista ha anche fermato la vettura e il leader leghista ha affrontato gli inseguitori, poi è risalito e ha ripreso la marcia. Al mercato Salvini era andato al gazebo della Lega, ma poi ha rinunciato a incontrare i suoi sostenitori per l’avvicinarsi dei contestatori: “Non mi fanno paura tre deficienti – ha detto – ma ho visto un bambino spaventato che piangeva per colpa di questi dementi. Non posso parlare in mezzo ai bambini e mettere a rischio l’incolumità della gente, ci vediamo dopo”. Poi su Facebook ha scritto: “Il tetto della nostra macchina danneggiato da un “bravo ragazzo” dei centri sociali”. Sul Lungomare di VIareggio il comizio è durato appena 10 minuti a causa delle contestazioni e lanci di uova. Il leader della Lega ha interrotto il suo intervento dicendo che “questa non è politica, questa è delinquenza, questa non è democrazia. Dopo una giornata così, anche a Viareggio non ci sono dubbi su come votare il 31 maggio. E’ giusto che ognuno esprima le sue opinioni ma così non mi è stato consentito di parlare”. E sui social posta la foto di un sasso: “Lanciato dagli “anti-leghisti” sul palco di Viareggio poco fa, ha colpito di striscio una ragazza. Poteva fare molto male. È democrazia questa?”.
“Nonostante il mio noto dissenso dalle sue parole, mi impegnerò sempre al massimo per il suo diritto a dire ciò che ritiene di dire”: così il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, oggi a Spoleto, dopo le polemiche per le proteste durante i comizi del leader della Lega, Matteo Salvini. Alfano ha risposto ai giornalisti a margine della sua visita alla scuola allievi sottufficiali di polizia, a Spoleto. Riferendosi sempre a Matteo Salvini, il ministro dell’Interno ha sottolineato di non credere “che abbia inibita la libertà di parola”. “Ma è assolutamente indegno – ha aggiunto – che qualcuno voglia impedirgli di parlare”. Alfano ha quindi elogiato la gestione dell’ordine pubblico in occasione della visita del segretario della Lega ieri a Perugia e in altre località dell’Umbria. “L’ordine pubblico – ha sottolineato – ha funzionato anche qui. Ringrazio le forze dell’ordine, che hanno garantito a Salvini il suo sacrosanto diritto ad esprimere il proprio pensiero e le sue opinioni politiche. Ringrazio particolarmente il questore Carmelo Gugliotta, che era fisicamente e personalmente in piazza anche lui. Questo è stato un gesto di particolare delicatezza, sensibilità e generosità”.
Ieri Salvini era stato contestato appena giunto a Marsciano, una delle tappe del tour elettorale umbro. Il leader leghista è stato anche raggiunto da uno sputo. Salvini è stato accolto a Marsciano da una ventina di contestatori con striscioni. “Torna a casa tua” e “Marsciano antifascista” le scritte. Diverse anche le urla, come “vai a lavorare”. Salvini ha replicato inizialmente lanciando baci poi ha cercato di raggiungere chi gli aveva sputato. ”Dove sono Renzi e Alfano? – ha attaccato in seguito da Radio Padania – Dov’è la democrazia? Stamani pure uno sputo in faccia ho preso! Chi agita questo clima con 4 figli di papà che giocano a fare i rivoluzionari tirando petardi tra le mamme con carrozzine? Mi viene il dubbio che a qualcuno impedire alla Lega i comizi faccia comodo”.
Sempre ieri il Viminale aveva replicato snocciolando i numeri degli agenti impiegati per la tutela dell’esponente leghista, oltre 8 mila. “Dal 28 febbraio del 2015 a oggi, in relazione alle iniziative politiche dell’on. Matteo Salvini, che si sono svolte in 62 province, sono state impiegate 8.465 unità delle Forze dell’Ordine”. Così fonti del Viminale replicano al leader leghista che si era lamentato con il ministro dell’Interno Alfano per le aggressioni subite ai comizi.
(Foto Ansa e video Repubblica).