TORINO, 28 SET – ”Mia mamma mi manca da morire. Vorrei tanto fosse qui con me. Io sono spaventata. Ho perso mia mamma e mio fratello, ancora non riesco ad accettare che non ci siano più”: è quello che – secondo la ricostruzione che ne ha fatto Panorama – dice, alle amiche, Erika De Nardo, la ragazza di 27 anni che insieme al fidanzato, Omar, dieci anni fa uccise a coltellate la madre e il fratellino in una villetta di Novi Ligure (Alessandria).
Erika – racconta Panorama – sogna spesso la madre, che le sta vicino, la abbraccia, le dice di stare tranquilla perché lei le vuole bene.
In carcere – secondo il racconto di Panorama – Erika legge poesie, ascolta la musica di Jay Ax e di Robbie Williams, e scrive di suo pugno favole per la figlia di un’amica.
Nella ricostruzione, Panorama riferisce della vita quotidiana di Erika, di cosa mangia, di come si presenta e dei suoi incubi notturni. Alle amiche – riferisce Panorama – Erika ne ha raccontato uno nel quale, vestita di nero, entra in una casa dove c’è un gatto, il quale le dice che la notte stessa un uomo verrà a prenderla. Lei non respira, si sveglia, piange e ha paura. Una volta tornata in libertà la prima cosa che Erika vorrebbe fare è bere una birra.
La mamma di Erika, Susy Cassini, 41 anni, e il figlio Gianluca, di 11 – furono uccisi con 97 coltellate, per mano della ragazza e del suo ‘fidanzatino’ Omar, che all’epoca aveva 17 anni.
Lui è tornato in libertà l’anno scorso, ha lasciato il carcere di Asti e il Piemonte, spera che nessuno più lo cerchi per parlare di quei giorni. ”Voglio solo essere lasciato in pace”, ha detto alcuni mesi fa.
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