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Massimo Boldrocchi arrestato. L’accusa: “Truffa da 3,4 mln sui rifiuti”

di Daniela Lauria |23 Settembre 2016 7:40

Massimo Boldrocchi arrestato. L’accusa: “Truffa da 3,4 mln sui rifiuti”

MILANO – L’imprenditore milanese Massimo Boldrocchi, attivo nel settore dell’elettromeccanica e con un vasto patrimonio immobiliare, è stato arrestato dalla Gdf di Milano con l’accusa di aver perpetrato una truffa ai danni del ministero delle Attività produttive per un finanziamento da 3,4 milioni di euro. L’inchiesta è coordinata dai pm Grazia Pradella e Tiziana Siciliano

Assieme a Boldrocchi, su disposizione del Gip di Milano Stefania Donadeo, sono finiti in carcere anche gli imprenditori milanesi Diego Giancristofaro e Pierluigi Paracchi, mentre ai domiciliari è finito un altro imprenditore Giuseppe Bisceglia, originario di Foggia. La Gdf sta inoltre eseguendo sequestri preventivi sul patrimonio degli arrestati, come disposto dal gip.

[Nella vicenda si è inserito il dramma di Pierluigi Paracchi, imprenditore di successo, al quale, dopo circa 35 ore di custodia cautelare e un’ora di “interrogatorio” l’arresto è stato revocato in via totale e definitiva mentre due mesi dopo il PM ha richiesto l’archiviazione. A gennaio 2014 è stato disposto il decreto di archiviazione definitiva da parte del Gip].

Secondo gli investigatori Boldrocchi, assieme a Giancristofaro e Paracchi aveva truffato il Ministero delle Attività Produttive in relazione ad un finanziamento per un progetto innovativo nel settore dei rifiuti, un progetto che però sarebbe rimasto solo sulla carta. Per questo progetto gli imprenditori avrebbero ottenuto dal Ministero 3 milioni e 400 mila euro e avrebbero dovuto destinare allo stesso Ministero il 50% degli utili, attraverso la loro società la ‘Green Fluff’.

Ma, sempre secondo l’accusa, Boldrocchi e soci avrebbero svuotato la stessa società arrecando al Ministero un danno di oltre 1 milione e 200 mila euro.

Gli inquirenti inoltre avrebbero portato alla luce un secondo capo d’accusa per truffa da parte di Boldrocchi, sempre con Giancristofaro e Bisceglia, stavolta nei confronti del Comune di Manfredonia, in relazione a un finanziamento di circa 1 milione e 500 mila euro.

Il primo episodio di truffa contestato si riferisce agli anni 2006-2012, mentre il secondo avrebbe avuto luogo tra il dicembre del 2008 e il giugno del 2009. Infine gli inquirenti hanno anche aperto un fascicolo di indagine in cui si ipotizza il reato di smaltimento illecito di rifiuti, contestazione che, però, non rientra dell’ordinanza di arresto.

Nel 2009 la famiglia Boldrocchi, a capo di un’azienda leader nella produzione di impianti per il trattamento dell’aria destinati ai maggiori gruppi industriali, aveva festeggiato i cent’anni di attività.

Nel 2010, tra l’altro, il nome Boldrocchi era stato anche circolato in occasione di alcune voci di stampa su una presunta vendita di ‘Villa Certosa’ da parte di Silvio Berlusconi. In realtà, infatti, si era scoperto che la villa in vendita in Costa Smeralda non era quella dell’ex premier ma proprio Villa Boldrocchi, sempre a Porto Rotondo. Massimo Boldrocchi, milanese classe 1953, gode di un vastissimo patrimonio immobiliare.

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