“Confessa, così puoi avere uno sconto di pena. Altrimenti rischi l’ergastolo“, gli avrebbero detto i compagni della sezione protetta in cui è detenuto. E lui: “Rischierò l’ergastolo, ma non confesso per la mia famiglia”. Quelle frasi sono finite nelle carte dell’inchiesta.
Questo significa che il pubblico ministero le ritiene interessanti e che il carpentiere di Brembate di Sopra era sotto osservazione. Sono stati gli altri detenuti a scoprire le cimici piazzate in carcere.
Ma per il suo avvocato, Bossetti “non confessa, perché non ha fatto nulla. Non crolla, perché vuole dimostrare la sua innocenza”.
Si chiede Ubbiali:
“Allora che cosa significa quel «non confesso per la mia famiglia?». È uno dei dettagli che il pm intende approfondire a dibattimento. Un dettaglio, appunto. Uno dei tanti che servirà a rafforzare il cuore dell’indagine, quello che riguarda invece elementi scientifici e tecnici”.
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