MILANO – Massimo Bossetti “innocente” ma “non ce la fa più”. Parola della mamma, Ester Arzuffi, che continua a sostenere l’innocenza del muratore di Mapello da oltre sei mesi in cella con l’accusa di aver ucciso la tredicenne Yara Gambirasio.
Arzuffi, però, non crede al Dna e chiede a chi sa qualcosa di farsi avanti. Lo fa nel corso di una lunga intervista alla trasmissione tv “Quarto Grado” in cui spiega:
“Voglio far capire alle persone com’era mio figlio da piccolo, da adulto, da sposato. Che modello di papà è e che marito è. Che gli assassini si facciano avanti o, se c’è qualcuno che sa qualcosa, lo dica”.
La madre di Massimo Giuseppe Bossetti, Ester Arzuffi, che ha lanciato un appello ai killer di Yara Gambirasio e ha deciso di rompere il silenzio, dopo oltre 200 giorni di detenzione del figlio nel carcere di Bergamo.
Nell’intervista che è stata trasmessa il 9 dicembre su Retequattro, la madre del presunto assassino della tredicenne di Brembate afferma: “Mio figlio è in carcere da innocente. Come mamma mi sento di dire questo. È veramente un figlio modello e non può aver fatto una cosa simile. Mio figlio è dolce, dolcissimo. Anche con la famiglia è dolcissimo. Prima di uscire e quando arriva a casa bacia tutti”.
Eppure c’è il Dna di suo figlio sugli indumenti di Yara e per gli inquirenti è la prova regina è stata incalzata Ester Arzuffi: ”
Spero comunque che riusciranno a dimostrare che lui è veramente innocente. Poi quel Dna non lo so. Sarei stata la prima a dirgli di andare a costituirsi. Non l’ho fatto perché non è così. Mio figlio mi ha detto: “Mamma, ma ti rendi conto che Yara ha la stessa età di mio figlio? Potrei aver fatto una cosa a quella bambina? Ti rendi conto di cosa mi stanno accusando?”.
“Ho scritto al parroco di Brembate dicendo che mi piacerebbe incontrare la famiglia di Yara, ma non in questo momento, magari più in là li incontrerò sicuramente”, ha detto la madre di Bossetti. “Ho scritto anche al Santo Padre: gli ho scritto che mio figlio è in carcere accusato della morte di Yara, ma gli ho detto che, essendo mamma, capisco che mio figlio non è colpevole. È accusato di una cosa che non ha commesso. Le ho provate tutte. Le sto provando tutte, perché mio figlio è innocente e i veri assassini sono fuori e lo dirò sempre”.