Massimo Bossetti ha tentato il suicidio in carcere. L'ultima lettera e poi la telefonata di Marita Comi (foto Ansa) Massimo Bossetti ha tentato il suicidio in carcere. L'ultima lettera e poi la telefonata di Marita Comi (foto Ansa)

Massimo Bossetti ha tentato il suicidio in carcere. L’ultima lettera e poi la telefonata di Marita Comi

Massimo Bossetti ha tentato il suicidio in carcere. L'ultima lettera e poi la telefonata di Marita Comi (foto Ansa)
Massimo Bossetti ha tentato il suicidio in carcere. L’ultima lettera e poi la telefonata di Marita Comi (foto Ansa)

ROMA – Massimo Bossetti, dopo la conferma della condanna in Cassazione, ha tentato il suicidio.

Come rivela il settimanale “Oggi”, a salvarlo è stata la moglie, Marita Comi. 

Bossetti, prima della pronuncia della Suprema Corte, aveva consegnato al suo avvocato, Claudio Salvagni, una lettera. Una lettera di addio nelle intenzioni del carpentiere: “Sono le mie ultime volontà nel caso fosse confermata la condanna”.  Poi, poco dopo la condanna, Bossetti ha avuto una crisi di pianto e sconforto. Ma per sua fortuna in quel momento Bossetti era guardato a vista. Sorretto dai compagni, Bossetti è stato sedato. 

E per calmarlo, e in via del tutto eccezionale, al carpentiere di Mapello è stata concessa una telefonata di una decina di minuti alla moglie, Marita Comi, che il giorno seguente è anche  andato a trovarlo in carcere.  

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