Massimo Dell’Orso si è ucciso: aveva b&b danneggiati dal terremoto del Centro Italia

di Redazione Blitz
Pubblicato il 1 Maggio 2018 - 20:28| Aggiornato il 2 Maggio 2018 OLTRE 6 MESI FA
Massimo Dell'Orso si è ucciso ad Alba Adriatica: aveva b&b a Castelsantangelo sul Nera danneggiati dal terremoto del Centro Italia

Massimo Dell’Orso si è ucciso: aveva b&b danneggiati dal terremoto del Centro Italia (foto d’archivio Ansa)

CASTELSANTANGELO SUL NERA – Massimo Dell’Orso, 56 anni, di Castelsantangelo sul Nera (Macerata), ex titolare di tre bed&breakfast danneggiati dal terremoto del 2016 nel Centro Italia, in attesa di realizzare le nuove strutture delocalizzate, è morto dopo essersi gettato dalla finestra dell’appartamento al terzo di un palazzo ad Alba Adriatica (Teramo) dove viveva da sfollato con la moglie.

Un lutto che colpisce la comunità di Castelsantangelo sul Nera dove l’uomo si occupava anche di recupero di animali selvatici per conto del Parco dei Sibillini.

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La pagina Facebook Un aiuto concreto per i Sibillini ha così dato la notizia:

E’ una giornata molto triste per noi, per Castelsantangelo sul Nera. Stanotte il nostro amico Massimo si è tolto la vita ad Alba Adriatica dopo aver vissuto due anni da sfollato, aver perso i tre piccoli B&B che gestiva insieme alla moglie Stefania a Vallinfante di Castelsantangelo sul Nera e dopo che gli è stata tolta l’assegnazione della SAE per la richiesta di delocalizzazione della loro attività. La SAE è ancora qui a Castelsantangelo, chiusa e inutilizzata. Massimo invece non c’è più e Stefania è rimasta sola ad affrontare una situazione difficilissima. Massimo collaborava con il Parco Nazionale dei Monti Sibillini e si occupava prima del terremoto con immenso amore e dedizione all’oasi faunistica di Castelsantangelo.

Un uomo pieno di passione e rispetto per la natura, una persona da ammirare e sostenere, una vera risorsa per tutti. Lo stato di abbandono nel quale versa in special modo Castelsantangelo sul Nera e la mancanza di prospettive trovano nel gesto di Massimo l’espressione di una sofferenza immensa. Ti vogliamo bene Massimo, tanto. E ci scusiamo con te per non essere stati in grado di aiutarti. Le lacrime scorrono mentre scriviamo, in ognuna c’è un ricordo, un’emozione e un’immagine di te bellissima.

Ti ricordiamo e ti presentiamo a tutti con questa foto che scattammo esattamente un anno fa mentre con entusiasmo ci conducevi nel tuo piccolo paradiso, la tua oasi faunistica danneggiata dal terremoto per raccontarci cosa fosse accaduto. Incrociando il tuo sguardo vedevamo ancora la speranza, eri pieno di voglia di ricominciare e far tornare a vivere quel luogo. Il vuoto che ora lasci nei nostri cuori è incolmabile e da oggi lavoreremo per onorarti, sì lo faremo con forza e determinazione. Un abbraccio fortissimo a Stefania che non lasceremo mai sola, i sogni di Massimo ora sono i nostri