BERGAMO – La perizia del Dna estratto dai peli ritrovati su Yara Gambirasio, la ragazzina di Brembate di Sopra uccisa nel 2010, richiede altro tempo. A chiederlo al pm è il genetista Carlo Previderè, incaricato di analizzare le circa 200 tracce pilifere trovate sul corpo di Yara e individuare eventuali compatibilità con il profilo genetico di Massimo Giuseppe Bossettti, accusato dell’omicidio della ragazzina.
L’Eco di Bergamo scrive:
“Il genetista dell’Università degli Studi di Pavia è stato venerdì mattina in procura per un colloquio informale con il magistrato: le analisi, si è appreso, sono concluse e hanno già escluso che ci fossero peli di Massimo Bossetti fra quelli analizzati. Si tratta di circa 200 tracce pilifere repertate dagli inquirenti sugli indumenti della ragazzina di Brembate Sopra: tra questi ci sono sia peli animali che umani”.
Le analisi richiedono molto tempo, ma il dubbio è che dalle tracce fino ad adesso gli inquirenti non siano riusciti a trovare il Dna di Bossetti:
“l’esito non è ancora noto e non si sa se da quei peli sia stato isolato del Dna utile al fine delle indagini, ma un elemento è certo: fra questi non ci sono quelli di «Ignoto 1», cioè del muratore di Mapello. La perizia è stata ultimata ma il genetista avrebbe chiesto altro tempo per metterla nero su bianco. Evidentemente Previderè nella visita ha anticipato a voce al pm l’esito della consulenza, che non avrebbe portato a clamorose scoperte”.
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