BERGAMO – Il video col furgone di Massimo Giuseppe Bossetti è stato taroccato? Uno degli elementi chiave nel processo contro il carpentiere di Mapello, accusato di essere l’assassino di Yara Gambirasio, potrebbe essere stato manomesso. Lo scrive Luca Telese su Libero: secondo questa tesi il furgone di Bossetti non sarebbe al 100% il veicolo individuato dalle telecamere intorno alla palestra frequentata dalla ragazzina a Brembate Sopra (provincia di Bergamo).
Ecco uno stralcio dell’articolo di Telese:
L’ avvocato e il supercarabiniere, Claudio Salvagni e Giampiero Lago: un duello spettacolare. Nella giornata più importante del processo (fino ad oggi), Salvagni e Lago stanno discutendo di una prova decisiva: un filmato visto in tutte le televisioni, in tutti i programmi, in tutti i notiziari, quello in cui i carabinieri hanno montato i fotogrammi ripresi dalle telecamere di sorveglianza, in cui a detta degli inquirenti (fino ad oggi) appariva il furgone di Massimo Bossetti che gira freneticamente intorno alla palestra di Brembate la sera in cui è scomparsa Yara.
Si è detto tante volte, lo hanno spiegato gli inquirenti: «È il predatore che si mette in caccia della sua preda». È una immagine che ha colpito molto, chiunque, anche me. Una di quelle che ronzano nella testa di chi è convinto che Bossetti sia un mostro che andava in cerca delle bambine, come i pedofili dei film. È il filmato che ha fatto litigare in carcere Marita e Massimo: «Tu quella sera eri li! Ti ho visto con il furgone! Che cosa facevi?». Anche lei aveva visto il filmino dei Ris e lo aveva creduto vero. Ieri ho scoperto dalla bocca del supercarabiniere più importante d’ Italia due cose stupefacenti.
La prima: che quel documento è stato confezionato dai Ris e diffuso ai media, ma che incredibilmente non compare nel fascicolo processuale. E subito dopo ho scoperto un secondo elemento che non so come definire altrimenti: questo filmato, immaginifico e decisivo, è un falso. Un filmino tarocco.