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Massimo Giuseppe Bossetti, le 10 visite fuori dalla palestra di Yara Gambirasio

di FIlippo Limoncelli |1 Luglio 2014 9:31

L’arresto di Massimo Giuseppe Bossetti (foto da video)

BERGAMO – Massimo Giuseppe Bossetti si aggirava attorno alla palestra di Brembate di Sopra, il lunedì e il mercoledì, tra le 17 e le 19, proprio mentre Yara Gambirasio si allenava con le compagne e le insegnanti di ginnastica ritmica. Lo dimostrano i tabulati telefonici del cellulare del presunto assassino.

I tabulati, rivela Repubblica, dimostrano infatti che il muratore stava lì non soltanto il giorno in cui Yara venne rapita e uccisa. Ma anche nel periodo precedente. Quello che, secondo gli investigatori, occorre a Bossetti, per “agganciare” la ragazzina da cui era attratto e creare con lei un rapporto di “consuetudine” o “pre-consuetudine” (termini utilizzati dal pool di polizia e carabinieri).

Dieci sarebbero i sopralluoghi che l’indagato ha compiuto da inizio settembre a metà novembre 2010, con un incremento tra la prima e la seconda metà di ottobre.

“Il telefono combaciava con la palestra, come se ci stesse sopra”, spiega un investigatore a Repubblica riferendosi alle date del 4 ottobre, l’11 novembre, e in altre due date a metà ottobre. Il 26 novembre 2011, dopo quasi tre mesi di appostamenti nella zona dove era più facile intercettare la ragazzina (perché Bossetti conosce bene Brembate, perché lei arriva in palestra e torna a casa sempre a piedi), tra il presunto assassino e Yara Gambirasio esiste, ritengono polizia a e carabinieri, si era già instaurato un rapporto di “consuetudine”. Tale che per convincere la ragazzina a salire sul furgone (forse lo stesso che si vede transitare lo stesso giorno in via Rampinelli alle 18) il muratore non deve avere fatto troppa fatica.

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