Massimo Giuseppe Bossetti: “Mai avuto amanti. E mi fido di mia moglie”

Massimo Giuseppe Bossetti: "Mai avuto amanti. E mi fido di mia moglie"
Massimo Giuseppe Bossetti e Marita Comi

MILANO – “Mai avuto amanti”. Ha risposto in modo secco Massimo Giuseppe Bossetti alle domande dei pm nel corso del suo secondo interrogatorio ad agosto. Il muratore, in carcere dal 16 giugno scorso perché accusato dell’omicidio di Yara Gambirasio, ha negato con forza anche le due presunte relazioni extraconiugali attribuite a sua moglie, Marita Comi.

Bossetti, dinanzi all’insistenza dei pm, ha chiesto di conoscere il nome della presunta amante che gli era stata attribuita. Ma una volta appreso il nome, quello di una cameriera in un locale in cui spesso andava, sarebbe stato ancora più tranciante: “Mai avuto alcuna relazione con quella donna”, ha detto.

Mentre riguardo ai due uomini che hanno raccontato di avere avuto una liaison con sua moglie, Bossetti è stato categorico: “Non è possibile. Mi fido di lei”.

Le domande poste dagli inquirenti erano volte a verificare se, contrariamente a quanto detto dai coniugi, in famiglia vi fossero stati dei problemi. Presunte tensioni dietro le quali potrebbe celarsi un delitto sulla cui natura, secondo lo stesso gip che ha disposto il carcere per il muratore, è necessario ancora indagare.

“Non vi sono elementi emergenti dalle indagini che indichino con certezza violenza o attività sessuale”, scriveva il giudice nell’ordine di custodia cautelare.

Domande che in un certo qual senso potrebbero anche essere utili a “contestualizzare” l’elemento principale finora a carico di Bossetti: e cioè il ritrovamento del suo Dna sul corpo della ragazza. Se i pm insistono sulla vita sentimentale e familiare di Bossetti, carpentiere di 43 anni di Mapello in carcere ormai da oltre due mesi, è proprio perché ritengono che il movente che lo avrebbe spinto ad uccidere Yara possa essere di natura sessuale.

Gli avvocati difensori intanto chiederanno che venga ripetuto il prelievo del dna.

 

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