MILANO – “Non ho ucciso Yara Gambirasio, sottoponetemi alla macchina della verità”. Massimo Giuseppe Bossetti dal carcere continua a proclamare la sua innocenza. L’uomo ha dichiarato di non aver ucciso Yara, la ragazzina di 13 anni scomparsa a Brembate di sopra e uccisa il 26 novembre 2010.
Durante la puntata di “Quarto Grado” in onda la sera del 5 settembre, gli avvocati di Bossetti hanno dichiarato che l’uomo ha chiesto di essere sottoposto alla macchina della verità, convinto così di poter dimostrare la sua innocenza.
Bossetti ormai è in cella di isolamento da oltre due mesi perché sospettato dell’omicidio di Yara. Inoltre, secondo quanto ha riportato la trasmissione, gli inquirenti non avrebbero conferma della presenza del carpentiere di Mapello in cantiere, il giorno della scomparsa della ragazzina.
Sempre secondo le fonti di “Quarto Grado”, infine, nel furgone di proprietà di Massimo Bossetti sarebbero state repertate tracce ematiche appartenenti allo stesso indagato e non sarebbero state trovate tracce della presenza di Yara a bordo.
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