Massimo Giuseppe Bossetti scoppia in lacrime: “Ora che posso fare?”

Massimo Giuseppe Bossetti scoppia in lacrime: "Ora che posso fare?"
Massimo Giuseppe Bossetti scoppia in lacrime: “Ora che posso fare?”

BERGAMO – “Un uomo sull’orlo del baratro”. L’avvocato di Massimo Giuseppe Bossetti descrive così il suo assistito dopo avergli comunicato la decisione del tribunale del Riesame. Deve rimanere in carcere, respinta l’istanza per i domiciliari. Non tornerà a casa, magari solo con la restrizione del braccialetto elettronico, in attesa del processo. Il giudice ha deciso che deve continuare l’attesa in carcere, dove si trova in isolamento dal 17 giugno scorso.

Bossetti sperava di tornare a casa dalla moglie e dai tre figli. “Gli ho detto quel che dovevo e ho visto subito un uomo disperato, senza possibilità di consolazione – racconta l’avvocato Salvagni al Corriere della Sera -. È una persona sull’orlo del baratro”.

All’avvocato Bossetti avrebbe detto:

“Sono davvero convinti che quel Dna sia mio, e questo per loro basta. Ma allora davvero non posso fare nulla per ribaltare questa situazione e tutto quel che mi sta succedendo?. Devo continuare a lottare – ha detto l’uomo accusato di aver ucciso Yara Gambirasio -: ho una moglie e tre figli, devo continuare a lottare anche per loro”.

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