BERGAMO – Massimo Giuseppe Bossetti forse aveva visto Yara Gambirasio in un supermercato vicino la casa della ragazzina. E avrebbe ritirato da un bancomat sempre lì nei paraggi, proprio nei giorni della scomparsa di Yara. I nuovi dettagli sono raccontati in un articolo di Repubblica, citato anche dal sito di Libero. Bossetti è in carcere perché accusato di aver ucciso la tredicenne di Brembate Sopra. Il punto, spiega l’autore dell’articolo, è che nessuna delle due azioni rientrava tra le abitudini di Bossetti, che non abitava lì e non frequentava (almeno ufficialmente) quella zona. Ecco i due dettagli che Libero riprende da Repubblica:
Il 4 dicembre 2010 davanti alla villa dei Gambirasio (Yara è scomparsa il 26 novembre) ci sono un centinaio di cronisti. Tra loro passa Bossetti e va a prelevare dei soldi al Credito Valtellinese, a pochi passi dalla casa di via Rampinelli. Yara è scomparsa da una settimana. Il muratore non ha mai usato quel circuito. E non si sa perché passava di là. Andava dal suo commercialista? Riscontri non ce ne sono, anzi, si sa che “per l’intero dicembre 2010 Bossetti non ha emesso alcuna fattura”.
Riporta Repubblica che la stessa donna che da subito aveva sostenuto di aver visto il muratore di Mapello in un’auto familiare grigia nella zona della palestra in compagnia di una ragazzina, presumibilmente Yara, appunto, ha anche rivelato agli inquirenti che qualche giorno dopo l’omicidio era andata al supermercato Eurospin e aveva rivisto Bossetti che faceva la spesa. Questo è un dettaglio del tutto nuovo e allarmante: “La circostanza appare credibile”, dell’intera famiglia Gambirasio, l’unica che ci andava era Yara, in compagnia della zia Nicla. Forse lui l’ha puntata proprio tra quegli scaffali.
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