Massoneria. Stefano Bisi contro la "massofobia": un libro e un dibattito con Hashtag24 Massoneria. Stefano Bisi contro la "massofobia": un libro e un dibattito con Hashtag24

Massoneria. Stefano Bisi contro la “massofobia”: un libro e un dibattito con Hashtag24

Massoneria. Stefano Bisi contro la "massofobia": un libro e un dibattito con Hashtag24
Massoneria. Stefano Bisi contro la “massofobia”: un libro e un dibattito con Hashtag24

Massoneria, “una storia di pregiudizi e grandi battaglie di libertà dei liberi muratori”, scrive il sito del Grande Oriente d’Italia presentando “Massofobia: l’Antimafia dell’Inquisizione”. Nel libro, edito da Tipheret, il gran maestro Stefano Bisi ricostruisce la “complessa ed articolata vicenda dell’indagine dell’Antimafia sulla Libera Muratoria associata alla mafia e del pretestuoso sequestro degli elenchi degli iscritti al Grande Oriente di Calabria e Sicilia”.

Il volume è stato presentato a Roma, presso il “Circolo delle Vittorie” via Podgora 19, Teatro Manzoni. Ha moderato Antonio Fugazzotto, sono intervenuti Bisi, il Gran Maestro Aggiunto Santi Fedele, Arturo Diaconale direttore de L’Opinione, membro del Cda della Rai e Gianni Bisiach. Le letture sono state a cura di Daniela  D’ Urso.

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Sull’onda della controffensiva anti massofobia, Stefano Bisi ha anche invitato il conduttore di Hashtag24, Riccardo Bocca, il giornalista de “L’Espresso” Gianfrancesco Turano, e l’on. Marco Di Lello ex segretario della Commissione Antimafia, a un pubblico dibattito.

Lo spunto è stato dato da una puntata di Hashtag24 (Sky) sui “Mille volti della Massoneria” cui ha partecipato lo stesso Bisi. Bisi si è detto convinto che in Italia “ci sono troppi radicati e pregiudizi sulla Libera Muratoria. Se da un lato è giusto accettare sempre il confronto anche in tv sia pure con tempi limitati, dall’altro è necessario relazionarsi con più articolate argomentazioni che richiedono luoghi e tempi sicuramente diversi da quelli contingentati e veloci di una trasmissione giornalistica come quella di Skytg24”.
Il Grande Oriente d’Italia, scrive Bisi, “non ha paura di nessun confronto e vuole continuare con la massima trasparenza la sua opera di apertura al dialogo con  la Società e le istituzioni”.
Per questo, “siamo pienamente disponibili e pronti a discutere dei vostri ipotetici mille volti ma, soprattutto, di quello che per noi è l’unico vero volto di un Ordine che non ha nomi e numeri occulti, di una Istituzione che non merita pregiudizi e censure e che lavora esclusivamente al miglioramento dell’Uomo e al Bene comune. Venite a dialogare, a confrontarvi con noi nella massima trasparenza e senza pregiudizi. Dal parlare e dall’ascoltare possono nascere soltanto buoni frutti, anche nella diversità di vedute, e si fa anche della buona informazione. Parliamone, dunque, con la massima reciproca tolleranza. Vi aspettiamo a braccia aperte e senza lanciare alcuna sfida. I liberi muratori non hanno bisogno di farlo”.
Sede proposta per il confronto, la villa del Vascello, a Roma, sede nazionale del Grande Oriente.
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