PALERMO – Il super-latitante di mafia Matteo Messina Denaro fa gli auguri dal suo profilo Facebook e minaccia carabinieri, poliziotti e tutto “lo Stato italiano”: in un post scritto in questi primi giorni di gennaio e riportato dal sito Nottecrminale (il profilo attualmente risulta infatti disattivato o non raggiungibile) il boss siciliano torna a minacciare, e lo fa lodando il “suono dei kalashnikov” che un anno fa, il 7 gennaio del 2015, falciarono le vite dei giornalisti e disegnatori del settimanale satirico francese Charlie Hebdo. “L’idiozia che non uccide ma fa male”, l’ha definita il sindaco di Castelvetrano, Felice Errante.
Nel post, apparso sul profilo “Matteo Messina Denaro, l’ultimo Padrino di Cosa Nostra”, riferisce Nottecriminale, ci sono link ad articoli che raccontano le ultime operazioni contro Cosa nostra e un riferimento alle condizioni di salute di Totò Riina, con tanto di dedica: “Un abbraccio di cuore al mio ‘Padrino'”.
Sul profilo, secondo quanto riferisce Nottecriminale, è scritto:
“Sentir cantare il suono del kalashnikov, mi ricorda i bei tempi passati della mia misteriosa gioventù. La stessa fine gliela auguro a tutto il corpo armato dello stato e a tutti i Magistrati. ‘Tempo al Tempo’. Ancora una volta ho stappato bottiglie di (champagne) a fiume. Buon anno a tutti gli (amici) tranne che gli ‘infami’. Ah dimenticavo: Faccio il mio carissimo augurio di buon anno allo stato italiano con un messaggio: ‘Morte a voi e salute a mià”.
Tra i tanti commenti qualcuno scrive:
“Padrino siete un grande e io ho sparato i fuochi in vostro onore. Un abbraccio e buon 2016 e libertà assoluta e per sempre”. Qualcun altro aggiunge: “Caro padrino, io ho un enorme rispetto per voi e una Grande stima mi sarebbe fatto piacere di incontrarla di persona ma le auguro tantissimi auguri a voi e fate in modo di non farvi prendere la vostra cattura sarebbe un Grande dolore per noi che la vogliamo bene”.
Non mancano i commenti di critica e indignazione:
“Questa pagina è un’indecenza, un’offesa alla memoria di tutti quei servitori dello Stato che hanno perso la vita per difendere i cittadini onesti e liberare la nostra terra dal cancro mafioso. Ma state sereni, la cattura di Messina Denaro sarà solo questione di tempo. Lo Stato vincerà sempre!”. E un altro: “Un padrino (finto) senza volto ne palle. Praticamente una cacchetta vagante”. C’è anche chi fa gli auguri a Peppino Impastato, ucciso nel maggio del 1978. “Buon compleanno Peppino. Perché la mafia mai come ora è una montagna di mer… E Messina Denaro è solo l’ ennesimo cog… che ancora non ha capito che c’è un potere che va oltre il suo”.