Matteo Metullio, chef stellato più giovane d’Italia lascia il ristorante per fare il papà

Matteo Metullio, chef stellato più giovane d'Italia lascia il ristorante per fare il papà
Matteo Metullio, chef stellato più giovane d’Italia lascia il ristorante per fare il papà

BOLZANO – Dopo sette anni alla guida del ristorante La Siriola di San Cassiano, in Alta Badia, che con lui si è guadagnato due stelle Michelin, lo chef Matteo Metullio ha deciso di lasciare l’Alto Adige. Tornerà nella sua Trieste, per fare il papà. Metullio, chef stellato più giovane d’Italia, lascia all’apice della sua carriera per seguire i suoi affetti. E con lui si conclude anche l’esperienza del La Siriola, che chiuderà definitivamente i battenti il prossimo 31 marzo. 

A darne notizia è Stefan Wieser, propietario dell’albergo Ciasa Salares che ospita il ristorante: “E’ tempo di voltare pagina e di realizzare altri e innovativi progetti, sostenuti dal nostro solito entusiasmo e dalla grande esperienza acquisita”, ha detto ringraziando lo chef Metullio che “ha contribuito, con la sua riconosciuta professionalità, al successo del ristorante. È stato entusiasmante lavorare con lui, e sono sicuro che il suo cammino futuro, che ora lo riporta a casa, sarà lastricato di altre belle soddisfazioni. Il suo innato talento lo porterà lontano”.

Matteo Metullio, triestino, 30 anni appena, è stato allievo di Oscar Tibolla (Alle Codole, Agordo) e Norbert Niederkofler (St. Hubertus, San Cassiano). Un vero fuoriclasse che in pochi anni ha portato alla Siriola importanti riconoscimenti: tre forchette del Gambero Rosso, tre cappelli dell’Espresso, 18 punti della Gault & Millau e le due stelle Michelin dello scorso anno.

Nel frattempo però, nella sua vita è arrivata “un’altra stella, la più grande di tutte: mio figlio Niccolò”, ha detto al giornale Il Dolomiti. La lontananza da casa, con un figlio appena nato, non era più praticabile e così ha messo la famiglia davanti a tutto. Ma non abbandonerà certo la cucina: a Trieste sarà ai fornelli dell’Harry’s Piccolo, “il ristorante del Grand Hotel Duchi d’Aosta aperto negli anni Settanta da Cipriani”. E nel futuro? “Si vedrà”.

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