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Mattia Dall’Aglio, il nuotatore morì per una patologia cardiaca congenita

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Mattia Dall’Aglio, il nuotatore morì per una patologia cardiaca congenita

ROMA – Il nuotatore di Reggio Emilia Mattia Dall’Aglio, 24 anni, morto a Modena nell’agosto 2017 mentre si allenava in una sala/palestra nei pressi del comando dei vigili del fuoco, soffriva di aritmie derivate da patologia cardiaca congenita che ne avrebbe causato il decesso. [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui,- Ladyblitz clicca qui –Cronaca Oggi, App on Google Play] Lo stabilisce la consulenza disposta dopo la morte del professionista, depositata in procura a Modena. Il documento, a quanto trapela, non scioglierebbe però i quesiti sollevati dai legali dei parenti.

Esami più specifici avrebbero potuto salvarlo? Nel lasso trascorso dal malore a quando il corpo è stato rinvenuto qualcuno intervenendo avrebbe potuto evitare il decesso? Per questo i legali presenteranno una memoria in procura per chiedere di approfondire gli accertamenti e risolvere quei quesiti “ancora aperti”.

Per la morte del nuotatore sono due gli indagati, ipotesi di omicidio colposo: il presidente dell’associazione Amici del nuoto di Modena che ha in gestione da tempo la piscina dei vigili del fuoco e un tecnico della struttura.

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