Esame maturità si avvicina: 10 consigli per arrivare al meglio

Pubblicato il 16 Giugno 2012 - 13:32 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Mancano quattro giorni alla prima prova dell’esame di maturità. Come prepararsi al meglio e tentare di arrivare il più tranquilli possibili? Ecco un piccolo decalogo che potrà aiutare i genitori ad aiutare i propri figli:

1) E’ bene dare ai propri figli solo i consigli fondamentali, spiegando bene le cose senza ripetersi. “Insomma, non bisogna trasformarsi in dischi rotti: basta essere chiari per risultare efficaci”;

2) Aiutare i ragazzi “solo su richiesta. I maturandi devono fare da soli e non ritrovarsi il lavoro pronto: li aiuta a crescere”;

3) Mai lasciare troppo a lungo i ragazzi soli in casa a studiare. “E’ bene che ci sia qualcuno, anche un nonno, pronto a fare due chiacchiere, a preparare una merenda, a offrire un conforto”.

4) Via libera a telefonate e messaggini. “Non e’ tempo rubato allo studio, ma un modo per scaricarsi e per mantenere i contatti con i coetanei”, spiega il pediatra;

5) Il pc deve essere usato non solo per ricerche e approfondimenti. “Facebook e i social network sono utili per evitare che l’ultimo periodo della preparazione si trasformi in un momento eccezionale e di isolamento per i ragazzi”, dice Farnetani;

6) Non insistere per far mangiare gli studenti. “Meglio proporre i piatti preferiti, ma se non ha fame non e’ il caso di farne un dramma”;

7) “Non insistere sui vestiti e sull’abbigliamento da adottare per paura di tosse e raffreddore. Neanche all’esame: il ragazzo deve scegliere abiti che gli piacciono e lo fanno sentire a proprio agio”;

8 ) Non mandare a letto troppo presto i maturandi. “In questo modo si rigirerebbero nel letto ‘ruminando’ idee ansiogene. Meglio che vadano a dormire un po’ piu’ tardi, quando sono davvero stanchi: crolleranno piu’ facilmente nel mondo dei sogni”, assicura il pediatra;

9) Suggerire ai ragazzi di invitare gli amici e proporre pomeriggi di studio di gruppo, “per allentare la tensione e scongiurare il rischio isolamento”;

10) Infine, “vietato accompagnare lo studente alle prove di maturita’: non e’ piu’ un bambino e non deve essere trattato come tale”, conclude Farnetani.