Maturità 2016 prima prova: Umberto Eco. SVOLGIMENTO traccia

di Redazione Blitz
Pubblicato il 22 Giugno 2016 - 09:07 OLTRE 6 MESI FA
Maturità 2016 prima prova: Umberto Eco. SVOLGIMENTO traccia

Maturità 2016 prima prova: Umberto Eco. SVOLGIMENTO traccia

ROMA – TRACCIA PRIMA PROVA MATURITA’ 2016: UMBERTO ECO. Alla prima prova maturità 2016 è uscito un brano di Umberto Eco tra le tracce. Dopo la scomparsa di Umberto Eco avvenuta qualche tempo fa questo dubbio ha assalito ogni maturando, e così è stato. E soprattutto: che tipologia di traccia? Analisi del testo, saggio breve, articolo di giornale, tema storico o tema di attualità? La più gettonata sembra essere la tipologia A, l’analisi del testo, in quanto il Ministero avrà ampia scelta tra gli innumerevoli romanzi e saggi dello scrittore.

 

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Umberto Eco – Vita e Prime Opere Umberto Eco è nato ad Alessandria il 5 gennaio 1932. A 20 anni si è trasferito a Torino per frequentare l’università e nel 1954 si è laureato, con una tesi sul pensiero estetico di Tommaso d’Aquino. Umberto Eco è tutt’ora un grande critico, scrittore , saggista , narratore e semiologo di fama internazionale. La carriera di Eco prende avvio in una maniera un po’ anomala dato che per ben cinque anni si occupa dei programmi culturali della Rai come editore, non disdegnando però anche di far parte della redazione del famoso gioco televisivo “Rischiatutto” di Mike Bongiorno. Durante questo periodo Eco approfondisce le sue conoscenze e ha l’opportunità di sperimentare i mezzi di comunicazione di massa. Negli anni Sessanta insegna prima presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Milano, poi presso la Facoltà di Architettura a Firenze ed infine presso il Politecnico di Milano. Nel 1962, l’exploit con un capolavoro della semiologia; “Opera aperta”, un testo fondamentale per capire le evoluzioni della scienza dei segni. Il saggio focalizza la sua attenzione sulle problematiche della letteratura contemporanea. Sono gli anni dell’impegno e delle avanguardie artistiche e anche il semiologo offre il suo contributo teorico aderendo al cosiddetto Gruppo 63,una corrente nella quale confluirono molti intellettuali del tempo uniti in un unico programma di avanguardia. Eco trova anche il tempo di lavorare presso la Casa Editrice Bompiani (dal 59 al 75), finché non viene nominato professore di Semiotica all’Università di Bologna, (in questi stessi anni pubblica il “Trattato di Semiotica generale”, testo di fondamentale importanza per tutti gli studi semiotici successivi) dove impianta una vivace ed agguerrita scuola attualmente attiva. Eco ha collaborato e tutt’ora collabora con numerossissime associazioni culturali in tutto il mondo. Dall’1999 è inoltre presidente della Scuola superiore di Studi Umanistici, presso l’Università di Bologna. Ha collaborato oltre che con l’Unesco, con molte altre organizzazioni, accademie, e testate editoriali nazionali ed internazionali. Eco non disdegna nemmeno il giornalismo. Numerose quindi sono le sue collaborazioni, a quotidiani («II Giorno», «La Stampa», «Il Corriere della Sera», «La Repubblica», «Il Manifesto») a settimanali («l’Espresso»), e a periodici artistici ed intellettuali («Quindici», «Il Verri»). Eco ha anche scritto molti articoli sull’attualissima e altrettanto scottante tematica della “guerra al terrorismo”. Egli si schiera contro l’intervento in guerra degli Stati Uniti, accusando Bush e la sua politica guerrafondaia (…)