Maturità 2017, Giuseppe Rendini fa l’esame in limba e costume sardo

Maturità 2017, Giuseppe Rendini fa l'esame in limba e costume sardo
Maturità 2017, Giuseppe Rendini fa l’esame in limba e costume sardo (foto d’archivio)

NUORO – Esame di maturità in limba e con indosso l’abito della tradizione sarda. Si è presentato così Giuseppe Rendini, studente ventenne di Orgosolo, il giorno del suo esame orale all’istituto per ragionieri Chironi di Nuoro. Dinanzi alla commissione ha iniziato a illustrare la sua tesina: una poesia in limba, la scrittura standard della lingua sarda, in 15 quartine composta da lui e intitolata “Terra mia”. Il componimento inizia con una esortazione ai sardi: “Sardigna ischida patria mia” (Sardegna svegliati patria mia).

“E’ un’esortazione affinché i sardi, ma soprattutto i giovani, cambino e non siano più schiavi di condottieri che vengono da fuori prendendosi il bello e lasciandoci le briciole quando se ne vanno – ha spiegato il maturando – Amo la mia isola, il mio paese e l’identità sarda sopra ogni cosa, per questo vorrei darmi da fare per dare uno stimolo a rimboccarci le maniche e cambiare passo. Parlare in limba e indossare il costume sardo all’esame è il modo migliore per rappresentare la Sardegna”.

Giuseppe arriva alla maturità dopo aver frequentato le scuole serali. Questo perché la mattina lavora con il bestiame insieme al nonno e allo zio nelle campagne del Supramonte. Mamma commerciante a Orgosolo, padre romano che di professione fa il carabiniere, Giuseppe non intende seguire le orme né dell’una né dell’altro. “Mi iscriverò all’Università, ma sono combattuto tra due rami che mi appassionano: la Letteratura che amo perché mi piace scrivere e leggere, e la Veterinaria per il mio grande amore per gli animali. Deciderò questa estate”.

Un’estate che Giuseppe passerà come sempre a scrivere poesie e a esibirsi nelle serate insieme al gruppo di ballo Murales di Orgosolo: “Le poesie sono il modo che mi è più congeniale per esprime i sentimenti, il ballo la maniera migliore per esprimere la gioia e l’allegria di questa terra – conclude – Queste serate mi danno l’occasione per confrontarmi e divertirmi con tante persone che costituiscono la parte migliore della Sardegna”.

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