Maturità 2020, come sarà? Cambia l'orale ma resta ancora l'incognita Maturità 2020, come sarà? Cambia l'orale ma resta ancora l'incognita

Maturità 2020, come sarà? Cambia l’orale ma resta ancora l’incognita

Maturità 2020, come sarà? Cambia l'orale ma resta ancora l'incognita
Maturità 2020, come sarà? Cambia l’orale ma resta ancora l’incognita (Foto archivio Ansa)

ROMA – Come sarà l’esame di maturità 2020? A 5 mesi dalla prova più temuta dagli studenti italiani e dopo un rumoroso cambio di guardia al Ministero, restano ancora diverse incognite sulle modalità di svolgimento delle prove. L’ultimo restyling attuato dall’ex ministro Fioramonti ha infatti reintrodotto il tema di Storia per la prima prova e ha abolito le tanto odiate buste per l’orale. Ma come si svolgeranno esattamente i colloqui? E’ questa una delle principali preoccupazioni per i circa 500 mila studenti che si stanno preparando al grande test. 

Per fare chiarezza la neoministra all’Istruzione, Lucia Azzolina, ha deciso di intervenire con un’ordinanza ad hoc per fare chiarezza. Ecco cosa si sa al momento.

Date

Le prove scritte dell’esame di Stato si svolgono durante la terza settimana di giugno. Di conseguenza la prima prova 2020 si terrà il 17 giugno. La seconda, il 18 giugno. L’orale inizierebbe quindi il lunedì successivo.

Gli scritti

Due saranno gli esami scritti: prima prova di italiano e seconda multidisciplinare con le materie di indirizzo. Le materie della seconda prova si sapranno con certezza entro la fine di gennaio.

L’orale

Resta ancora da definire come si svolgerà il colloquio senza il sorteggio delle buste. Una novità che ha debuttato a giugno 2019 per volere dell’allora ministro Marco Bussetti e poi cassata dal suo successore Fioramonti. In base all’argomento chiuso nella busta, lo studente iniziava a parlare cercando di toccare più materie possibili, collegandole tra loro. Un impegno non da poco per gli studenti, ma anche per le commissioni che dovevano individuare tanti argomenti di pari difficoltà da inserire nel sorteggio. In una classe di 30 maturandi, ad esempio, bisognava pensare a 32 argomenti diversi per far sì che anche l’ultimo studente interrogato potesse pescare fra tre buste diverse. 

La neo ministra Azzolina ha assicurato che a breve fornirà tutte le informazioni necessarie agli studenti. Ma per mettere in moto la macchina organizzativa restano ancora da nominare due capi dipartimento e quattro direttori generali degli Uffici scolastici regionali di Lazio, Liguria, Lombardia e Sicilia. Nomine in sospeso proprio a causa della riorganizzazione del Miur dopo le dimissioni di Fioramonti. E intanto giugno si avvicina.

Fonti: Miur, Studenti.it

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