OVADA (ALESSANDRIA) – Settanta studenti che rischiano di essere bocciati agli esami di maturità, accusati di aver copiato per aver usato i bagni della scuola. Perché nei bagni di quella scuola, il liceo scientifico Pascal di Ovada, in provincia di Alessandria, c’erano i bigliettini per la seconda prova dell’esame di Stato, quella di matematica.
Alcuni genitori, racconta La Stampa, hanno già contattato gli avvocati per difendere i propri figli. Copiare all’esame di Stato è un reato.
Il problema, sottolinea La Stampa, è che tutti coloro che hanno usato i bagni (e l’elenco, come da regolamento, c’è) potrebbero aver letto le soluzioni sui bigliettini nascosti nelle toilette. Allora che fare? Rifare la prova per tutti e 70 gli studenti che sono andati nelle toilette?
A scoprire il trucco è stata una professoressa, commissaria d’esame. Insospettita dal via vai dai bagni è andata a controllare, e ha trovato un grande foglio con la soluzione scritta a mano affisso sulla parete. Poi, in un’altra toilette, fogli fotocopiati a disposizione di tutti.
La professoressa ha chiamato gli altri commissari. E’ stato avvertito l’ispettore scolastico che ha chiamato i carabinieri. I commissari vorrebbero far rifare l’esame a tutti. Altrimenti, con la prova annullata, è quasi impossibile che i 70 studenti possano raggiungere i 60 punti minimi per passare la maturità. Ma il rischio maggiore è un altro. Adesso chi ha copiato rischia, in base ad una legge del 1925, “la reclusione da tre mesi ad un anno”.
I commenti sono chiusi.