Maturità: test Invalsi al posto del quizzone. Via alla sperimentazione

Pubblicato il 5 Settembre 2011 - 10:47 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Test Invalsi uguali per tutti al posto del classico “quizzone” che varia a seconda della Commissione. Per gli esami di maturità, insomma, tira aria di nuovi cambiamenti. Sia chiaro: quella prevista già a giugno del 2012 dal ministero dell’Istruzione, in una prima fase è solo una sperimentazione che non peserà sul voto finale dei maturandi.

Se le cose dovessero andare secondo le aspettative del ministero (spiega il Corriere della Sera che si punta a testare il tutto già in un centinaio di istituti, almeno uno per provincia), già nel 2013 il pensionament0 del quizzone potrebbe essere una realtà.

Quanto alle materie di cui si dovrebbe occupare il nuovo test Invalsi, oltre a italiano e matematica, è probabile che ci sia anche una lingua straniera. Il ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini è convinta che si tratti della strada giusta: “La valutazione – ha spiegato – è una pratica diffusa in tutti i Paesi avanzati ed è essenziale per alzare la qualità del sistema dell’istruzione”.

Spiega sul Corriere della Sera Lorenzo Salvia: “Una volta a regime, i test Invalsi alla maturità potrebbero avere anche un’altra conseguenza: far pesare il voto della Maturità nei test d’ammissione per le facoltà universitarie a numero chiuso, proprio quelli che cominciano oggi. Il meccanismo era stato previsto nel 2007 dall’allora ministro Fioroni, ma poi congelato nel timore che avrebbe premiato non gli studenti più bravi ma quelli con i professori più generosi. Una distorsione che potrebbe essere eliminata o almeno ridotta proprio con le prove Invalsi, uguali per tutti e per tutti corrette allo stesso modo”.