ROMA – Maurizio Falcioni è stato condannato a 20 anni di reclusione per aver massacrato di botte la fidanzata Chiara Insidioso Monda. L’episodio risale al 4 febbraio. La condanna è stata decisa dal Gup al termine del processo che si è svolto con rito abbreviato. La sentenza è stata accolta da un lungo applauso da parte dei parenti e amici di Chiara presenti in aula. Il gup Giacomo Ebner ha riconosciuto l’aggravante della continuazione nel reato di tentato omicidio e maltrattamenti. Il giudice ha anche disposto nei confronti dell’imputato l’interdizione legale per tutta la durata della pena e quella in perpetuo dai pubblici uffici.
La condanna arriva proprio nel giorno in cui Maurizio Insidioso, padre di Chiara, aveva pubblicato su Facebook la foto della figlia oggi: cranio e volto deturpati, sguardo assente. Questo il messaggio d’accompagnamento alla foto:
Ma visto che ora mancano poche ore dalla sentenza su quell’essere … voglio pubblicare la foto di come è stata ridotta Chiara… solo per ricordare che la vittima sarà per sempre lei… e soprattutto che lei non avrà possibilità di scegliere il modo in cui guarire…. mentre lui ha possibilità su possibilità grazie alle nostre leggi che difendono questi esseri senza dignità!!!».
Falcioni, trentacinque anni, muratore, con precedenti penali, viveva insieme a Chiara, una ragazza dolce e con qualche disturbo cognitivo. Lei però voleva lasciarlo: Maurizio aveva già dato prova della sua indole violenta, tanto che il padre della ragazza aveva presentato esposti in precedenza. Quella sera di febbraio esplode la violenza, siamo in un appartamento di Casal Bernocchi, periferia romana. Maurizio, secondo l’accusa, picchia selvaggiamente la ragazza “fino a ridurla a un vegetale”, diranno poi i medici. Poi chiede aiuto ai vicini, sostenendo un’inverosimile caduta dalle scale. I vicini la vedono, in un lago di sangue, e l’immagine che devono aver visto doveva essere ben più forte di quella che oggi pubblica su Facebook il papà di Chiara.