Mauro Pretto apre la porta di casa e gli sparano. Mistero a Zovencedo Mauro Pretto apre la porta di casa e gli sparano. Mistero a Zovencedo

Mauro Pretto apre la porta di casa e gli sparano. Mistero a Zovencedo

Mauro Pretto apre la porta di casa e gli sparano. Mistero a Zovencedo
Mauro Pretto apre la porta di casa e gli sparano. Mistero a Zovencedo

VICENZA – Ha aperto la porta al suo assassino che a bruciapelo lo ha ucciso sparandogli al petto quattro colpi di pistola senza dargli il tempo di ripararsi o scappare. E’ morto così, probabilmente venerdì notte, Mauro Pretto, 39 anni di Zovencedo (Vicenza) che viveva da solo in una casa isolata in contrada Gazza, nel piccolo Comune sui colli Berici di Vicenza.

Nessuno avrebbe sentito gli spari, la casa più vicina si trova a un centinaio di metri, e a ritrovare il corpo è stato sabato mattina un conoscente attratto dall’abbaiare dei cani. Lo ha visto riverso ed ha chiamato l’ambulanza pensando ad un malore. Quando i sanitari sono arrivati si sono tuttavia resi conto delle ferite mortali.

Le indagini sono affidate ai carabinieri che non escludono per ora alcuna ipotesi: dalla pista passionale al tentativo di rapina anche se sembra che nulla sia stato toccato nell’appartamento della vittima. L’uomo, che collaborava con suo fratello in un’attività a Brendola (Vicenza), non avrebbe condotto vita sociale ma in paese molti lo ricordano come una brava persona riservata.

Venerdì pomeriggio aveva trascorso alcune ore in un bar per vedere la tappa del Giro d’Italia quindi aveva chiacchierato con alcuni avventori fumando una sigaretta prima di tornare a casa. Qui forse ad attenderlo al buio potrebbe esserci stato l’assassino.

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