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Maxi tangente bus Roma, Mancini va dai pm per deposizione spontanea

di Emiliano Condò |22 Maggio 2022 20:25

ROMA – Riccardo Mancini, ex amministratore delegato dell’Ente Eur, e’ stato sentito, come indagato, dal pm Paolo Ielo nell’ambito dell’inchiesta sulla presunta tangente da 800 mila euro che sarebbe stata versata per la fornitura di 45 filobus alla società Roma Metropolitane.

Mancini, assistito dall’avvocato Pierpaolo Dell’Anno, si è presentato spontaneamente al pm per fornire la sua versione dei fatti. Massimo riserbo sul contenuto della deposizione.

Mancini è ritenuto uno dei destinatari di parte della tangente versata dall’imprenditore Roberto Ceraudo, ex amministratore delegato della Breda Menarini, società del gruppo Finmeccanica che ha fornito parte dei mezzi a Roma Metropolitane. Negli ultimi giorni l’inchiesta giudiziaria ha avuto un’accelerazione grazie alle rivelazioni dell’imprenditore Edoardo D’Incà Levis il quale nell’ammettere di aver predisposto il ‘fondo nero’ utilizzato da Ceraudo, ha dichiarato al pm di aver appreso dallo stesso ex ad di Breda Menarini che la tangente era destinata alla ”segreteria di Alemanno”.

Lo stesso Ceraudo ha ammesso di essere a conoscenza che il balzello era destinato alla ”politica romana”. Per il manager, attualmente detenuto a Regina Coeli, e’ in programma un nuovo interrogatorio e non e’ escluso che questo possa tenersi già sabato 2 febbraio.

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