Medici, Cgil: “1 su 3 over 55, costretti ad operare anche di notte. Il 19 sciopero”

Pubblicato il 17 Dicembre 2011 - 15:24 OLTRE 6 MESI FA

ROMA, 17 DIC – Medici italiani sempre piu' anziani: oltre 1 medico su 3 e' infatti over 55 e la manovra del governo Monti ''portera' i medici a lavorare fino ai 66 anni e in diversi casi anche oltre, con turni notturni sempre piu' frequenti a causa del blocco del turn over''. A denunciarlo e' il segretario della Fp-Cgil Medici Massimo Cozza, che annuncia la partecipazione dei medici allo sciopero nazionale del pubblico impiego di lunedi' 19 dicembre e pone un quesito provocatorio: ''Vi fareste operare in emergenza notturna da un 66enne?''.

Anche per cambiare queste norme, afferma Cozza, ''e per avere un tavolo di confronto con il governo Monti, ad oggi inesistente, i medici parteciperanno allo sciopero nazionale del pubblico impiego del 19 dicembre indetto da Fp-Cgil, Cisl-Fp, Uil-Fpl e Uil-Pa''.

La stessa manovra, sottolinea Cozza, ''non affronta il nodo della stabilizzazione dei precari, penalizzando oltre 10mila giovani''. Dunque, medici ''sempre piu' anziani dovranno continuare a fare gli stessi turni notturni in sala operatoria o in sala parto, nei reparti o nei pronto soccorso'', mentre ''il conto annuale 2010 della Ragioneria Generale dello Stato – sottolinea il leader sindacale – fotografa gia' adesso un'eta' media elevata dei medici del Ssn: solo 678 medici oltre i 65 anni con l'attuale regime pensionistico, ma 9.341 tra i 60 e i 64 anni, 38.894 tra i 55 e i 65 anni, piu' di un medico su tre (34,91%), mentre i medici tra i 30 e i 40 anni sono 14.040 (12,60 %), poco piu' di uno su dieci''.

''E' equo – prosegue Cozza – costringere un medico a continuare con le guardie notturne dopo i 60 anni e chiudere la porta d'ingresso a migliaia di giovani medici? Siamo in presenza di una tassa intergenerazionale, si chiedono sacrifici ai medici piu' anziani senza dar nulla alle giovani generazioni, le piu' colpite dalla crisi del sistema. Chiediamo – conclude – un intervento che destini una parte delle risorse risparmiate con la stangata sui soliti noti per favorire l'ingresso nel mondo del lavoro dei giovani medici''.