Medici e dentisti rumeni: studenti italiani in fuga dai test d’ingresso

Pubblicato il 10 Aprile 2012 - 11:57 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Gli aspiranti medici e dentisti italiani fuggono nelle università in Romania. Per diventare medico o odontoiatra a Bucarest non esiste il test d’ingresso, che in Italia sbarra la strada a molti giovani. La laurea rumena è riconosciuta a livello europeo e l’università più ambita è quella di Vasile Goldis, nella città di Arad a 60 chilometri da Timisoara. Gli studenti italiani iscritti in Romania sono 208 su 1.122 studenti, quasi il 20 per cento.

Negli ultimi 6 anni oltre 15 mila studenti si sono iscritti all’ateneo romeno ed in 5 mila hanno scelto medicina e odontoiatria. Di questi quasi mille sono italiani e l’80 per cento degli studenti proviene dal sud Italia. Dietro alla scelta ci sarebbe il numero chiuso delle facoltà di medicina e di odontoiatria in Italia. Gli studenti italiani attualmente iscritti nelle università di Bucarestm Arad e Oradea sono circa 5 mila.

Giuseppe U., 58 anni, ha raccontato: “A casa mia siamo tutti dentisti, io non posso essere la pecora nera. Quest’anno, se Dio vuole, finalmente mi laureo e ho già pronto lo studio dentistico”. Nicolino D., calabrese di 47 anni, racconta: “La Romania è stata la mia manna. Quando è diventata comunitaria, ha aperto le porte a noi aspiranti dentisti”. Antonino Nicolò, 26 anni, rappresentante degli studenti, al quarto anno di odontoiatria alla Vasile Goldis spiega perché l’università romena è così ambita dagli italiani: “Tra spese universitarie e affitto di casa, non arriviamo a 4 mila euro all’anno. E qui la vita è molto meno cara in tutto… divertimenti compresi”.

Georgiana Baciu, corrispondente dall’Italia per Pro Tv Romania, ha detto: “Suscita interesse questa attrazione per la medicina nelle nostre università. La legge sull’educazione scolastica è stata modificata 39 volte. Negli ultimi 20 anni sono stati nominati 12 ministri e 7 di questi solo negli ultimi 8 anni. Nessuno ha cambiato sostanzialmente il sistema ereditato da Ceausescu ed episodi gravi come quello delle lauree false sono passati in secondo piano. Alla fine del 2010 c’era stato un giro di vite. Nonostante questo, ieri sera, in televisione, l’ex ministro dell’Istruzione Ecaterina Andronescu ha ricordato che era stato sospeso il rettore dell’università Spiru Haret di Bucarest, perché l’ateneo “era una fabbrica di lauree false”. Già nel 2006 l’università di Oradea era stata protagonista di uno scandalo tragicomico: un italiano si era laureato in medicina naturopatica, specializzazione qui inesistente”.