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Madre e bimbo in condizioni gravi, medici in sala parto discutevano sul cesareo… non sono gli unici

di admin |31 Agosto 2010 1:53

Gelosie professionali. Due medici si scambiano non docili ingiurie e poi passano alle mani. Il primo ginecologo prende per il collo il collega e lo sbatte al muro, quest’ultimo reagisce colpendo una vetrata, riportando ferite alla mano. Il tutto  non è accaduto in corsia, ma in una sala parto, metre sul lettino c’era una donna che stava per partorire. Oggetto della discussione il cesareo.

Il risultato è drammatico. Al Policlinico di Messina la lite avrebbe ritardato l’intervento sanitario con conseguenze gravi per la partoriente, di 30 anni, e gravissime per il piccolo, che avrebbe subito due arresti cardiaci e danni cerebrali.

Il marito della paziente ha presentato una denuncia ai carabinieri, la Procura ha gà aperto un’inchiesta. Secondo la denuncia, la donna doveva partorire in modo naturale, ma durante la lite tra i due medici, secondo quanto sostenuto dal marito, avrebbe avuto delle complicazioni. I sanitari a quel punto avrebbero deciso di operare con taglio cesareo, ma il bambino, durante, l’intervento ha subito arresti cardiaci. Dopo il parto la paziente ha avuto una emorragia ed è stata nuovamente operata: i medici le hanno asportato l’utero.

La donna è entrata in sala parto giovedì scorso. Il bimbo è ricoverato nel reparto di terapia intensiva; entrambi sono in prognosi riservata, anche se le condizioni della donna sarebbero in miglioramento. Il sostituto procuratore di Messina, Francesca Rende, sta ascoltando il personale del Policlinico per ricostruire quanto accaduto nella sala parto del reparto di ginecologia e ostetricia.

”Siamo molto rammaricati, ho sospeso i due medici dall’attività ambulatoriale”. Lo dice il prof. Domenico Granese, direttore dell’unità operativa di ostetricia e ginecologia del Policlinico di Messina, riguardo la lite tra due ginecologi in sala parto mentre una donna stava partorendo, anche se esclude un nesso tra quanto accaduto e le condizioni della paziente e del neonato.

”Ho inviato – prosegue Granese – una lettera alla direzione sanitaria per comunicare la sospensione dei medici che torneranno al lavoro solo quando la direzione lo riterrà opportuno”. Per Granese ”quello che hanno fatto è grave, ma ci tengo a precisare che la donna è stata male non per la lite o per un eventuale ritardo negli interventi da parte dei medici”. ”Tutto si è svolto regolarmente – assicura il direttore del reparto di ginecologia – L’intervento dei sanitari visto le complicazioni della donna è stato tempestivo. Non c’è alcun rapporto tra la lite e le complicazioni della donna che sono sorte a prescindere da quello che è accaduto’.

”E’ incredibile, quanto è accaduto a mia moglie e mio figlio è gravissimo. Pensare a quei due medici che litigano in sala parto mentre mia moglie aspetta di mettere alla luce il mio bimbo, mi lascia senza parole. Adesso voglio giustizia, la magistratura faccia chiarezza, io mi impegnerò con tutte le mie forze per la verita”. Matteo Molonia, originario di Genova ma trasferitosi a Messina, non si dà pace mentre la moglie e il figlio, Antonio, sono  in prognosi riservata nell’ospedale Policlinico di Messina. Intanto il Policlinico di Messina ha aperto un’indagine interna sul gravissimo episodio che ha coinvolto due medici in sala parto.

Che i medici discutano a ridosso di un intervento è cosa gravissima e anche rara. Meno rare sono invece le discussioni sul cesareo, un argomento in grado di dividere l’opinione pubblica. Non solo per la delicatezza dell’intervento che è ha visto recentemente diversi casi di decessi, ma anche per un fattore morale, “non è naturale”.

Negli Stati Uniti per esempio sono in atto una serie di tagli e di normative con un unico scopo: ridurre drasticamente il numero dei parti cesarei. In Inghilterra invece c’è un movimento che rivendica il diritto della donne a partorire in casa, come una volta, in maniera naturale, in barba alla tecnologia e ai sempre più numerosi casi di decessi durante il parto. C’è poi un altro fattore, un fattore diverso, che non ha nulla a che vedere con moralismi religiosi o affini. Si tratta della salute del nascituro: che differenza passa tra un bambino che nasce in maniera naturale ed uno che nasce col parto cesareo? Secondo un recente studio sembrerebbe che chi nasce dal parto cesareo sia più esposto alle allergie.

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