Medico sospende terapia classica e cura bambino con le erbe: “Omicidio volontario”

Un bimbo di sei anni è morto, il medico gli aveva cambiato la cura da tradizionale ad ayurvedica e per i giudici è proprio lui l’assassino.

La Procura di Bologna ha trasformato l’accusa nei confronti del dottore, un bolognese di 52 anni, da omicidio colposo a omicidio volontario. Il bimbo era affetto da fibrosi cistica e l’uomo avrebbe fatto sospendere la terapia che stava seguendo per curarlo con erbe medicinali e polveri minerali.

Il medico ha sempre negato di aver imposto lo stop delle cure regolari, ma i magistrati finora non gli hanno creduto.

Per la prima volta un operatore sanitario viene accusato di omicidio volontario in seguito alla morte di un paziente. La svolta inaspettata con la modifica del capo d’imputazione, è arrivata davanti al  Giudice per l’udienza preliminare. Il pm Francesco Caleca ha rinviato a giudizio l’imputato il 10 dicembre. Secondo la nuova accusa, sospendendo la terapia tradizionale l’uomo ha messo in conto che il bambino potesse anche morire.

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