Melania Rea. “Ci sta un corpo per terra”: la telefonata anonima che segnalò l’omicidio

Pubblicato il 23 Luglio 2011 - 12:00 OLTRE 6 MESI FA

ASCOLI PICENO, 23 LUG – ”Ci sta nu corpo pe’ terra… (c’è un corpo per terra)”. Così un uomo rimasto anonimo segnalò il 20 aprile scorso con una chiamata al 113, da una cabina telefonica di Teramo, la presenza del cadavere di Melania Rea nel Bosco delle Casermette, a Ripe di Civitella.

L’uomo ha la voce di una persona anziana e sembra un po’ agitato. Usa anche frasi in dialetto. Ecco la trascrizione del dialogo con l’operatore del 113: ”Buonasera, 113”. ”Buonasera, telefono per denunciare una cosa, scolti (ascolti)…”. ”Da dove sta chiamando lei?”. ”Da Teramo…”. ”Teramo dove?”. ”Teramo stazione…Ascolti, a Ripe, Chiosco della Pineta…”. ”A Ripe dove? Ripe di Civitella?”. ”Sì…non so come dire.. ci sta nu corpo pe’ terra”- ”Per terra dove? Dentro il chiosco?”. ”No fuori… Io stavo facendo una camminata…, ciao”. .

La telefonata è stata diffusa oggi dai carabinieri di Ascoli Piceno.

E’ il primo atto disposto dalla Procura di Teramo, che ieri ha preso in carico il fascicolo dell’inchiesta sull’efferato omicidio della casalinga di Somma Vesuviana per il quale e’ stato arrestato il vedovo Salvatore Parolisi. Obiettivo dei magistrati abruzzesi e’ individuare la persona che il 20 aprile chiamo’ il 113 da una cabina telefonica di Teramo, con una voce di uomo anziano dal forte accento dialettale.

 

Per ascoltare l’audio sul sito di Repubblica