ASCOLI – Salvatore Parolisi, se davvero è stato lui a uccidere la moglie Melania, ha fatto tutto da solo? E’ caccia a un eventuale complice, sempre che l’impianto accusatorio contro il militare alla caserma di Ascoli non crolli prima.
“Non ci sono elementi per attribuire a nessun altro militare la complicità dell’omicidio. Tuttavia, alla domanda se si possa escludere che Parolisi abbia goduto della complicità di qualche altra persona, la risposta è ‘no”, ha detto al Resto del Carlino il colonnello dei carabinieri Alessandro Patrizio.
Per il gip di Ascoli Carlo Calvaresi, quella di un complice sarebbe “un’ipotesi concreta”, mentre i carabinieri “non lo escludono”. La mattinata del 20 aprile quando è stata trovata Melania ormai cadavere, la cella telefonica di Ripe di Civitella, oltre ai cellulari di Parolisi e della donna, avrebbe agganciato anche il cellulare di un militare.
Lì vicino c’è un poligono di tiro usato dall’esercito: è solo questa la spiegazione?