Melania. Parolisi in una cella per sei: “Io vecchio alpino, scalerò anche questa vetta”

Infografica Lapresse

ASCOLI – Salvatore Parolisi è in una cella per sei nel carcere di Marino del Tronto, alle porte di Ascoli. Si sente tutti addosso, si vede già condannato per l’omicidio della moglie Melania, ma non demorde. Lui è un vecchio alpino, è abituato alle sfide, continua a ripetersi.

“Pensavo che le vetta più alta fosse quella scalata quand’ero militare negli alpini a Fossano. E invece no: questa è la montagna più alta della mia vita. Ma da vecchio alpino sono abituato alle sfide: supererò anche il carcere”. Pensa alla figlia, il caporalmaggiore unico indagato per la morte di Melania, non dice una parola sulla sua amante. «Spero che Vittoria stia bene».

Da quando aveva 18 anni è negli alpini, ha passato prima tre anni a Fossano, in provincia di Cuneo, poi si è trasferito a Tolmezzo in provincia Udine. Infine è approdato alla caserma Clementi di Ascoli, unica scuola femminile d’Italia.

“Mi hanno interrogato cinque volte, quando ho capito che volevano solo farmi parlare non ho più risposto”, dice Salvatore. Poi aggiunge che è abituato al dolore: “Nella mia vita ho sempre sofferto”. A chi gli chiede: “Anche con Melania?” risponde secco “Sempre”.

Per lui tanto la storia che si legge sui giornali è inventata da “bastardi, da giornalisti. I magistrati mi hanno cucito addosso il vestito dell’assassino…Mi hanno già condannato”, conclude.

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