Melfi: omicidio badante. Fermato il compagno

MELFI (POTENZA) – Il convivente di 33 anni di Mariya Alfernok – la badante ucraina di 53 anni trovata morta ieri nella sua casa di Melfi (Potenza) – e' stato fermato dai Carabinieri con l'accusa di omicidio volontario aggravato da motivi banali, in pratica una ''gelosia morbosa'' che lo aveva spinto fino a schiavizzare la donna.

L'uomo e' un connazionale di Alfernok ed e' stato lui a trovare il cadavere della donna, ieri pomeriggio, e a chiedere l'intervento dei Carabinieri ai quali e' apparso subito evidente che la badante era morta in seguito a violente percosse. Il cadavere era sul letto: il viso aveva evidenti tumefazioni.

L'omicidio e' avvenuto nel tardo pomeriggio di giovedi', nella casa di Alfernok, situata nel centro storico di Melfi: i militari hanno trovato tracce di sangue sia fuori dell'abitazione sia, ancora di piu', all'interno.

Le rilevazioni tecnico-scientifiche e le contraddizioni dell'uomo, che in un primo tempo ha taciuto di essere il convivente della donna, hanno fornito agli investigatori gli elementi decisivi. Ulteriori accertamenti hanno permesso di stabilire che, in pratica, l'uomo fermato, che nel tempo trascorso dal delitto all'allarme aveva cercato di costruirsi un alibi, viveva alle spalle della donna – della quale era molto geloso – e la picchiava anche senza motivo.

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