Video e foto di Melissa Bassi. “Non sono cronaca”, l’Odg: “Sono un tributo”

Pubblicato il 4 Giugno 2012 - 18:17 OLTRE 6 MESI FA

Lapresse

ROMA – Sui media sono state pubblicate fotografie, video, pezzi di vita di Melissa Bassi, uccisa nell’attentato alla scuola Morvillo-Falcone di Brindisi, ancora minorenne. E’ stato anche pubblicato il filmato della sua prima comunione, mandato in onda qualche settimana fa sul sito TgCom24. Ma per l’osservatorio sul giornalismo di “ValigiaBlu”, questo esula dal diritto di cronaca. L’associazione si è quindi appellata al Garante per la privacy e all’Ordine dei Giornalisti lombardo. Che invece ha risposto e deliberato: trasmettere il video è un atto lecito “per ricordarla”.

Nel servizio del TgCom24, intitolato “Le immagini più belle”, si vede la vittima quando era ancora piccola, presumibilmente alla prima comunione, insieme a lei ci sono anche altri minori. Il video è anticipato da una pubblicità. “E’ diritto di cronaca?”, si chiedono in una lettera pubblicata sul sito di “ValigiaBlu”, Bruno Saetta e Arianna Ciccone. “Sentiamo il bisogno di attivarci perché le istituzioni prendano in un modo o nell’altro una posizione su come debbano essere trattate in rete le fattezze dei minori coinvolti quale vittima in eventi tragici”.

Il Consiglio dell’Ordine dei giornalisti della Lombardia, riunito nella seduta del 24 maggio 2012, “dopo attenta valutazione di ogni elemento raccolto”, ha riscritto. E deliberato l’archiviazione del procedimento in oggetto. “Questo Consiglio, visionato il video, ha verificato preliminarmente che chi lo ha messo in onda ha avuto cura, quanto meno, di schermare il viso degli altri bambini ripresi. Quanto alla violazione delle norme a tutela dei minori, questo Consiglio rileva, innanzitutto, che molte immagini di Melissa Bassi adolescente sono state pubblicate su tutti i mezzi di informazione dopo la sua tragica morte”, si legge nella lettera di risposta.

Così “il Consiglio ritiene che le immagini di Melissa Bassi bambina, pur non essendo strettamente attinenti al drammatico fatto di cronaca nel quale ella è rimasta coinvolta, siano uno strumento per ricordarla e per celebrarne la memoria. Ritiene, pertanto, di non dover irrogare sanzioni a chi tali immagini ha reso pubbliche pur stigmatizzando come inopportuno e di cattivo gusto il fatto che il video di Melissa Bassi bambina sia preceduto da un video pubblicitario. Questo Consiglio reputa che non si debbano formulare rilievi disciplinari a carico del giornalista Mario Giordano”, conclude la lettera.