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Melito di Porto Salvo: abusata dal branco a 13 anni e costretta a scappare. Ma il paese…

Melito di Porto Salvo: abusata dal branco a 13 anni e costretta a scappare. Ma il paese si è schierato con "loro"
Melito di Porto Salvo: abusata dal branco a 13 anni e costretta a scappare al Nord. Ma il paese si è schierato con loro (foto d’archivio Ansa)

ROMA – Violentata dal branco a 13 anni, è stata costretta alla fuga dal suo paese. A raccontare la storia della ragazza,  costretta ad emigrare da Melito di Porto Salvo, in Calabria, al Nord, è il padre alla Stampa:

“Sono andato dal padre di uno di loro, che aveva 17 anni all’epoca: mi ha detto che mia figlia si era fatta una brutta nomina in paese. Altri mi dissero che non dovevo denunciare. Era come se mia figlia si fosse meritata quella violenza”.

“Confidavo – racconta –  in un minimo di neutralità da parte dei nostri concittadini, perché io sono stato molto attento a non accusare nessuno fino alla sentenza di primo grado. A quel punto, però, dopo le condanne, speravo di ricevere un po’ di solidarietà. Ma la solidarietà non è arrivata. Si sono schierati tutti con gli stupratori”.

Per la violenza, in primo grado, sono stati condannati cinque ragazzi. Cinque ragazzi che ora sono liberi in attesa del processo d’appello.

Aiutati dall’associazione Libera, ora la ragazza e il padre vivono al Nord. “Ho dovuto lasciare quello che avevo di più caro a Melito. Noi siamo qua, quei ragazzi invece sono stati scarcerati”.

La ragazza intanto è cresciuta e si è diplomata in una scuola professionale e ora sogna di diventare una truccatrice.

Fonte: La Stampa.

 

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