Estate del pesce tarocco: tonnellate di polpi vietnamiti spacciati per freschi

(Foto Lapresse)

VIAREGGIO (LUCCA) – Il grande mercato del pesce tarocco, puntuale, come ogni estate, torna a servire sulle tavole degli italiani un bluff. L’ultimo maxi-sequestro è avvenuto a Viareggio, dove la guardia costiera ha fermato un carico di oltre 16 tonnellate di polpi congelati  venduti come “octopus vulgaris”, ovvero “polpi vietnamiti”. Il mercato ittico in Italia, è uno dei settori maggiormente aggrediti dalla contraffazione. Vuoi per l’arrivo della bella stagione, vuoi per una tendenza alla sofisticazione alimentare, con prodotti sempre più “etichettati” e certificati, fatto sta che, secondo i dati della Coldiretti, della scorsa estate, ben due terzi del pesce servito sulle tavole italiane sarebbe taroccato. Ma a giudicare dalle ultime cronache non si direbbe che le cose siano migliorate. E a rimetterci è la salute di chi mangia.

L’operazione “Polpi vietnamiti” è nata da un’iniziativa intrapresa dalla direzione marittima di Livorno seguendo un filone d’indagine portato avanti dalla capitaneria di porto di Chioggia, che qualche settimana fa aveva scoperto un commercio di molluschi con documenti contraffatti, anche in questo caso polpi vietnamiti venduti come octopus vulgaris.

I polpi sono stati sequestrati in due diversi accertamenti. In particolare i militari di Livorno e Viareggio, in un centro di lavorazione e distribuzione di prodotti ittici di un importante grossista nel Pistoiese, avrebbero trovato merce non corrispondente a quando dichiarato dal produttore. Così, con provvedimento di sequestro disposto dalla magistratura di Pistoia, sono state ritirate 10 tonnellate di polpi. Denunciate anche dieci persone per frode in commercio. Altre 6 tonnellate e mezzo di polpo sono state sequestrate in un ingrosso di Cerreto Guidi, nell’ambito di accertamenti disposti dalla procura di Mantova in seguito alle indagini della guardia costiera di Chioggia.

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