Meredith. Amanda accusata di calunnia da alcuni poliziotti: “Volevo solo difendermi”

“Volevo solo difendermi, mi dispiace che la questione sia arrivata a questo punto”: così Amanda Knox nelle brevi dichiarazioni spontanee rese giovedì davanti alla Corte d’appello di Perugia che entro cinque giorni deciderà sulla richiesta della sua difesa di ricusare il gup Claudia Matteini nel processo in cui la studentessa di Seattle è accusata di calunnia nei confronti di alcuni agenti della polizia.

Amanda – è stato riferito – stamani indossava pantaloni marroni e una t-shirt chiara. La Matteini è stata il giudice per le indagini preliminari che si è occupata della fase iniziale dell’inchiesta sull’omicidio di Meredith Kercher. Delitto per il quale sono stati condannati in primo grado la Knox e il suo ex fidanzato Raffaele Sollecito (a 26 e 25 anni di reclusione, anche se entrambi si sono sempre proclamati innocenti).

In particolare la Matteini, firmò le ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti dei due giovani. I difensori della Knox, gli avvocati Luciano Ghirga, Carlo Dalla Vedova e Maria Del Grosso, avevano chiesto al giudice di astenersi. Poiché la loro istanza non è stata accettata i legali hanno formalizzato la richiesta di ricusazione alla Corte d’appello.

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