Meredith, Amanda Knox: “4 anni rubati, chiederò danni”

Meredith, Amanda Knox: "4 anni rubati, chiederò danni"
Meredith, Amanda Knox: “4 anni rubati, chiederò danni” (Foto archivio LaPresse)

ROMA – “Mi hanno rubato 4 anni di vita, chiederò i danni”. Amanda Knox commenta così le motivazioni della sentenza della Cassazione che ha scagionato la ragazza americana e l’ex fidanzato Raffaele Sollecito per l’omicidio di Meredith Kercher.

Fabrizio Caccia sul Corriere della Sera riporta le parole della Knox, che si sfoga in un lungo articolo sul West Seattle Herald, giornale con cui collabora da quasi un anno, spiegando di sentirsi sollevato “come quando Alice si sveglia fuori dal Paese delle Meraviglie”:

“L’avvocato romano Carlo Dalla Vedova le ha già mandato la mail con tutti i dettagli. La ragazza non sta nella pelle, l’incubo è svanito per sempre, allora parla e piange al telefono con lui e con l’altro legale, Luciano Ghirga: «Mi sono fatta quattro anni di carcere, quattro anni precisi, anzi quattro anni meno due giorni e questi di sicuro non me li ridarà indietro più nessuno. Ma è l’unico cruccio. Per il resto oggi sono contenta, contentissima e voglio dire grazie, grazie, grazie a lei avvocato Ghirga come ho già detto grazie all’avvocato Dalla Vedova. Sì, sono felice».”

Amanda parla del viaggio con Colin Sutherland, il suo fidanzato, e della liberazione:

“Col gatto Picard acciambellato in grembo, Amanda Knox si gode ora ciò che ha scritto la Cassazione. Colpi di maglio sui metodi utilizzati da chi ha fatto le indagini. «Sono molto sollevata, perché in queste motivazioni ci sono tutte le cose che abbiamo sempre sostenuto», dice all’avvocato Dalla Vedova. Naturalmente, ma ci sono 18 mesi di tempo, verrà il giorno in cui gli avvocati di Amanda chiederanno i danni allo Stato per i 4 anni di carcere ingiusto. Anche l’avvocato Giulia Bongiorno, che ha difeso l’altro grande imputato di questa storia, Raffaele Sollecito, dice che la sentenza «prende a bastonate gli errori compiuti nelle indagini» e che Sollecito «è stato processato per anni e tenuto in carcere da super-innocente». La richiesta di risarcimento per ingiusta detenzione, così, è dietro l’angolo. Lo stesso Sollecito lo fa capire: «Sono stato vittima di un clamoroso errore giudiziario che rimarrà nella storia. Grazie a tutto ciò, ho trascorso 4 anni in carcere più altri 4 di tormento per nulla». Già, ma adesso è davvero finita: «Qui piove a dirotto – scrive Amanda da Seattle – ma io amo la pioggia»”.

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