PERUGIA – E' tornato ad accusare il fratello di avere ucciso Meredith Kercher nel corso del tentativo di furto di un quadro di ingente valore che sarebbe dovuto trovarsi in casa Luciano Aviello, ex collaboratore di giustizia gia' denunciato per calunnia che oggi pomeriggio ha deposto nel processo d'appello a Raffaele Sollecito e ad Amanda Knox.
Aviello ha sostenuto di essere stato in possesso delle chiavi dell'appartamento del delitto e del coltello utilizzato per uccidere la studentessa inglese presi dal fratello, una volta che questo era tornato nella casa dove entrambi vivevano, dopo il presunto tentativo di furto del quadro, che pero', secondo la sua versione, non venne trovato. Ha quindi affermato di avere nascosto le chiavi dietro alla pietra di un muro in casa sua.
In seguito alle accuse al fratello, da tempo irreperibile, Aviello e' stato accusato di calunnia nei suoi confronti. Nel dicembre scorso, nell'ambito dell'indagine che ne scaturi', fu perquisita la sua cella ma nulla e' trapelato sull'esito dell'accertamento. La sua deposizione al processo e' stata chiesta dalla difesa di Amanda Knox.